Nicolas Buttet (foto cath.ch/Jacques Berset)
Svizzera

Nicolas Buttet allontanato dalla Fraternità «Eucharistein» in Vallese

Nicolas Buttet, carismatico fondatore della Fraternità «Eucharistein” – presente oggi, oltre che in Francia, a S. Maurice, nel Vallese, dove è nata – e volto conosciuto anche in Ticino, è stato assegnato per un periodo provvisorio a un monastero in Francia, come reso noto in queste ore da cath.ch. La decisione fa seguito al suo atteggiamento di rifiuto nei confronti di un rapporto stilato dopo la visita canonica avvenuta nel 2021, dopo che Buttet era stato segnalato dai membri stessi della Fraternità per comportamenti inadeguati. Per questo motivo e per permettergli di riflettere sul rapporto e sulle testimonianze in esso raccolti, il vescovo francese Dominique Rey, da cui canonicamente dipende la Fraternità, gli ha chiesto di «prendersi del tempo per vivere in solitudine, astenendosi da tutti i ministeri pubblici».

Un periodo di riflessione necessario

«Nicolas Buttet non è sospeso, ma è stato invitato a seguire delle misure cautelative. Una procedura abituale per un sacerdote o un religioso coinvolto in una procedura canonica, che prevede degli accertamenti dopo le lamentele di alcuni fedeli», afferma a sua volta a cath.ch Cyrille Jacquot, moderatore della Fraternità. «Abbiamo deciso di dar seguito a questo periodo lontano dalla Fraternità, che durerà un anno, già nel mese di ottobre 2022, ritenendo necessario che Nicolas prendesse le distanze dalla Comunità», ha sottolineato Jacquot.

Abusi in ambito psicologico

Nel rapporto di 13 pagine, seguito alla visita canonica, si sottolineava in particolare come «l’esercizio dell’autorità in seno alla Fraternità è stato finora marcato da un sistema piramidale abusivo, che annullava, sottomettendole, le persone, soprattutto nella sfera psicologica». Il rapporto additava in particolare «dei fenomeni di manipolazione verificatesi nella sfera privata delle persone». L’allontanamento, ovvero l’esclautrazione, può durare canonicamente anche tre anni, ma «finché Nicolas stesso non accetterà i contenuti del rapporto un suo ritorno è in ogni caso improbabile. Tuttavia egli rimane un membro della Comunità», aggiunge Jacquot, anche se i membri stessi della Fraternità – come sottolineava il Rapporto – hanno espresso il loro disappunto. «Dicono chiaramente che lo stesso Nicolas non sarebbe capace di vivere la vita che ha chiesto di vivere ai suoi adepti, fatta di lavoro, preghiera, povertà», conclude il moderatore della Fraternità.

cath.ch/red

Nicolas Buttet (foto cath.ch/Jacques Berset)
21 Febbraio 2023 | 13:30
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