Ticino e Grigionitaliano

Nelle parole del Salmo svizzero un'identità e una missione

La mamma del nostro chierichetto (un ragazzo adottato), che abita con la sua famiglia in Italia, vicino a Como, viene spesso in Ticino perché «adora» la Svizzera. Il primo d’ agosto non mancano mai alla nostra messa perché sanno che, alla fine della celebrazione, cantiamo l’inno Svizzero.

Qualcuno voleva cambiare le parole ma il nostro inno è una preghiera ed è bello e significativo poterlo cantare anche in chiesa. E’ sulle parole dell’inno che vorrei soffermarmi. «Quando bionda aurora, il mattin c’indora, l’alma mia t’adora, Re del Ciel». Ogni persona, di qualunque confessione cristiana, dovrebbe iniziare e finire la giornata, offrendo a Dio tutte le proprie azioni e intercedendo per i governanti e la propria Patria (»in favor del patrio suol»).

Nonostante la nostra neutralità che ci fa apparire un’ «isola felice», abbiamo il dovere di pregare per la nostra nazione perché Dio la preservi dalle calamità e dalla guerra, e sia mediatrice di pace come lo è stato San Nicolao della Flüe, che ha fatto tanto per la Svizzera.

Adorare il «Re del Cielo», significa riconoscere che dipendiamo da Dio ed è lui a orientare la storia. Anche le nostre preghiere però, possono incidere sul suo futuro. Non ci pensiamo abbastanza ma ciascuno di noi è importante nel piano di salvezza dell’umanità. Come Mosè sul monte, a mani alzate in orazione, fece riportare la vittoria al popolo d’Israele, così anche noi possiamo intercedere per la pace nella nostra nazione e nel mondo.

Da piccola, a casa, il primo d’agosto, appendevamo i lampioni sul nostro pergolato e le candele emanavano una luce soffusa. Anche noi possiamo essere «piccole luci» che illuminano la terra, fiaccole ardenti di amore per Dio e per il prossimo. Più il nostro cuore anela a Dio e più la sua luce si irradia sul mondo anche se noi non ce ne accorgiamo.

Riscopriamo la bellezza della preghiera. Termino con un pensiero di Sant’Agostino: «La nostra anima o fratelli, è brutta per colpa del peccato; essa diventa bella, amando Dio».

Buona festa del primo d’agosto!

Suor Sandra Künzli, monaca agostiniana

1 Agosto 2022 | 06:19
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