Il manifesto della Campagna ecumenica 2024.
Ticino e Grigionitaliano

«Meno è di più»: un vecchio adagio che ci rammenta una grande verità

di Federica Mauri*

L’abbondanza sembra regnare nel mondo occidentale: tutto ciò di cui abbiamo bisogno è disponibile, sempre e senza limitazioni di sorta. Anche il nostro modo di consumare non conosce quasi più freni e si spinge ben oltre le reali necessità perché l’offerta non manca e lo possiamo fare. Questo stile di vita sta però provocando forti squilibri a livello mondiale: un consumo elevato di energia e di generi alimentari (senza dimenticare il relativo spreco di cibo), provoca un crescendo di emissioni di C02. Gli effetti del riscaldamento globale sono ormai visibili ovunque, ma se per noi ciò comporta inverni più miti e senza o poca neve, nei Paesi del Sud i fenomeni climatici estremi si ripercuotono in modo molto più grave sulle popolazioni che vi hanno contribuito di meno e che già devono fronteggiare il dilagare della fame e della miseria. È qui che interviene la Campagna ecumenica 2024 di Azione Quaresimale (AQ) ed HEKS/EPER, in collaborazione con Essere solidali: per la quarta volta si concentra sul tema della giustizia climatica, quest’anno con un messaggio molto semplice, che può sembrare un’owietà: «Meno è di più». Due concetti contrapposti che rivelano una grande verità. Uno stile di vita più sobrio, meno consumi e soprattutto sprechi, un utilizzo delle risorse più consapevole e sostenibile e una riduzione dei rifiuti prodotti, significano prospettive di vita migliori per noi, per le generazioni future, per il nostro pianeta, ma soprattutto per chi abita nei Paesi del Sud. Di fronte alla sfida dei mutamenti climatici, le tre organizzazioni di cooperazione internazionale non si limitano a denunciare la palese ingiustizia che ne deriva, ma invitano ogni persona ad agire, superando il senso di frustrazione o di scoraggiamento di fronte ad una lotta a prima vista impari. Lo fanno promuovendo il concetto della cosiddetta impronta della mano.

Nata in risposta all’impronta ecologica (un indicatore che calcola di quante risorse naturali l’uomo ha bisogno e le confronta con la capacità della Terra di rigenerare tali risorse), essa si concentra invece sugli effetti positivi di quanto è possibile realizzare e sulla messa in pratica di azioni concrete.

In questo ambito, ricorda la Campagna, ogni contributo conta! Che si tratti ad esempio di preferire la mobilità lenta, di ridurre lo spreco o di condividere e scambiare, l’invito è quello a riscoprire la bellezza della sobrietà e delle buone pratiche quotidiane.

L’auspicio è quello che al contempo si riesca a promuovere un pensiero solidale e orientato alla soluzione. Come individui, abbiamo un ruolo attivo da svolgere. Da un lato possiamo contribuire, con le nostre azioni, a creare un mondo più sostenibile ed equo, dall’altro possiamo chiedere ai nostri politici maggiore coraggio e ambizione nella gestione della crisi climatica. A noi ora agire, accogliendo l’invito di Gandhi: «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».

*responsabile comunicazione per la Svizzera italiana, AQ

Il manifesto della Campagna ecumenica 2024. | © Azione Quaresimale
21 Febbraio 2024 | 06:14
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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