Mauro Jöhri: «Paul Hinder ha svolto il suo compito con grande impegno»

È arrivato il momento che il vescovo e cappuccino svizzero Paul Hinder, da anni alla guida del Vicariato di Arabia, giunto all’ottantesimo compleanno, possa lasciare l’incarico. La notizia arrivata ieri da parte di Roma della nomina del suo successore riguarda direttamente l’Ordine dei cappuccini di cui Mauro Jöhri, per anni, è stato alla guida. Il cappuccino di Bivio (Gr) ne ha parlato con i colleghi di kath.ch commentando la notizia dell’avvenuta nomina da parte del Vaticano di un altro cappuccino, l’ausiliare di Milano Paolo Martinelli, alla guida dei cristiani della penisola arabica. «Hinder -ha spiegato Jöhri – ha svolto il suo compito di vescovo con grande impegno, competenza e sensibilità. Non è stato facile essere all’altezza delle diverse aspettative: da una parte gli sceicchi, dall’altra il gran numero di migranti. Ma è riuscito bene e sono convinto che sia stato apprezzato da tutti. È stato un vescovo, cioè un pastore per i suoi fedeli, ma anche un fratello, come si addice a un cappuccino. Ora gli resta da introdurre il suo successore nella complessa realtà del vicariato apostolico». Per quanto riguarda padre Martinelli, così dice di lui Mauro Jöhri: «Conosco il vescovo Paolo Martinelli dal tempo che ho passato a Roma. Prima di essere nominato vescovo ausiliare a Milano, ha insegnato per diversi anni all’Istituto Francescano di Spiritualità dell’Università Antonianum, che poi ha presieduto anche come direttore. Martinelli è un fine teologo e uno dei migliori esperti di teologia della vita consacrata. Come persona, nelle interazioni quotidiane, è molto piacevole dialogare con lui. Prima di dedicarsi alla ricerca e all’insegnamento a Roma, è stato cappellano in una casa per disabili a Milano».

Dal 2006 al 2018, Jöhri ha guidato l’Ordine cappuccino mondiale a Roma come ministro generale.

fonte: kath.ch (adattamento catt.ch)