Ticino e Grigionitaliano

Mario Botta alla FTL per il convegno «Architettura & Teologia nella costruzione di chiese»

Costruire una chiesa è sempre stato uno dei compiti più difficili per un architetto, per ciò che essa significa, per la realtà così speciale, unica – trascendente – che essa è chiamata ad accogliere e a manifestare. Tale compito si è fatto ancora più arduo nella nostra epoca, dominata dalla secolarizzazione e quindi con una crescente difficoltà a comprenderne il senso della trascendenza, oltre al fatto di aver abbandonato i diversi stili affermatisi nel corso dei secoli. La centralità che le chiese, e soprattutto le cattedrali, occupavano nei centri urbani dei secoli scorsi sta progressivamente scomparendo; esse rimangono tutt’al più come memorie o come servizi. Siamo in una società in cui vengono sempre più a mancare i punti di riferimento, dissolvendosi tutto in una sorta di liquidità. Ciò che sembra mantenere importanza è l’apparire e il consumare. Una «società liquida», come la chiamò il filosofo polacco Zygmunt Bauman, in cui domina la convinzione che «il cambiamento è l’unica cosa permanente e l’incertezza è l’unica certezza». In tale prospettiva non sorprende che Mario Botta abbia visto nella costruzione di chiese «una sfida estrema». Come affrontarla, quali soluzioni proporre? Se ne parlerà nel Convegno su Architettura & Teologia il prossimo venerdì 29 aprile alla Facoltà di Teologia di Lugano.

Per iscriversi, contattare la segreteria della FTL (+41 (0)58 666 45 55 o info@teologialugano.ch).

Sarà possibile seguire tutto l’evento sul canale Youtube della Facoltà di Teologia.

| © Wikipedia
21 Aprile 2022 | 13:26
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