Mons. Gänswein (vaticanmedia)
Papa e Vaticano

L'operazione libro di Gänswein è sfuggita di mano all'autore? Così sembra secondo die-tagespost.de

Nel clima un po’ caotico che accompagna l’uscita a suon di anticipazioni del libro del segretario del papa emerito il sito tedesco die-tagespost.de rivela – senza però far sapere la sua fonte – quello che se vero, sarebbe un curioso dietro le quinte di questa per altro, enigmatica vicenda.

La tesi del sito die-tagespost.de

Così racconta il sito tedesco (che fino a ieri sera, 12 gennaio 2023, non dichiarava la fonte): «Nel tentativo di impedire la rapida pubblicazione del libro sulla sua vita a fianco del defunto Papa, l’arcivescovo Georg Gänswein – secondo il sito in questione – avrebbe raggiunto i vertici del Gruppo Mondadori. Cioè fino a Marina Berlusconi, la figlia di Silvio. Perché «Nient’altro che la verità: La mia vita al fianco di Benedetto XVI» è infatti pubblicato dalla casa editrice Piemme, controllata dal colosso editoriale Mondadori. Ma con la migliore volontà del mondo: nemmeno la figlia di Berlusconi – e tanto meno il coautore della pubblicazione, il giornalista italiano Saverio Gaeta – hanno potuto richiamare il libro, già troppo immerso nelle ultime ramificazioni dei canali di distribuzione. E cosa ha dovuto imparare Gänswein nei giorni del Requiem per Benedetto: secondo la consuetudine editoriale italiana, Piemme aveva distribuito singoli capitoli del libro a giornalisti selezionati subito dopo la morte di Benedetto con la richiesta di riferirne in anticipo i contenuti. Questi sono stati ben felici di soddisfare la richiesta, poiché gli appunti del segretario privato contenevano molti dettagli succosi sulla relazione tra Papa Francesco e l’emerito». La vera intenzione di Gänswein, tuttavia, – secondo il sito tedesco – sarebbe stata «ben diversa rispetto al risultato dell’azione commerciale: profondamente colpito dall’accusa di menzogna che l’anziano Papa tedesco ha dovuto affrontare dopo il clamore suscitato nel 2022 dal rapporto sugli abusi a Monaco, il suo segretario privato voleva semplicemente dire la verità, non solo su quel rapporto, ma anche su molte altre leggende attribuite a Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. Ma non aveva fatto i conti con il padrone di casa, cioè con l’editore. È un libro che storici e giornalisti possono solo desiderare: contiene dettagli e spiegazioni che non erano disponibili prima. Ma avrebbe dovuto essere pubblicato – e l’arcivescovo Gänswein – sempre secondo questo sito tedesco – lo sa meglio di tutti – settimane dopo la morte dell’emerito». Questo secondo il sito tedesco.

Nel frattempo cominciano a circolare le famose «anticipazioni» che se probabilmente rappresentato solo una parte ridottissima del volume, tuttavia fanno gola ai media e gettano molte domande su tutta questa operazione, dai toni molto pasticciati.

Leggi anche: Arriva il libro di Gänswein su Ratzinger

Mons. Gänswein (vaticanmedia) | © vaticanmedia
12 Gennaio 2023 | 06:08
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