Mons. Gänswein con papa Benedetto durante un'udienza in piazza san Pietro
Papa e Vaticano

Arriva il libro di Gänswein su Ratzinger

Le anticipazioni di alcuni stralci, a poche ore dalla morte di Joseph Ratzinger, avvenuta il 31 dicembre scorso, e poi l’arrivo nelle librerie, il 12 gennaio, del volume hanno creato contrasti, malumori, critiche, polemiche in Vaticano e non solo. Il libro, scritto da monsignor Georg Gänswein, che è stato segretario di Ratzinger fin dal 2003, con il vaticanista Saverio Gaeta e pubblicato da Piemme, pare che inizialmente non avesse ancora una data di uscita definita. Poi, la morte del Papa emerito ha fatto propendere alla casa editrice di andare subito alla stampa. Comunque la si giri la pubblicazione repentina è discutibile. Un sito tedesco afferma in queste ore che la repentina pubblicazione non fosse nelle intenzioni di Gänswein, al quale, quindi, l’operazione sarebbe sfuggita di mano. Per quanto riguarda i contenuti di buona parte del libro scritto da monsignor Gänswein, in uscita nei prossimi giorni per le edizioni Piemme, è un racconto in prima persona, da testimone diretto, e anche da protagonista, in alcuni casi, di quello che è stato il lungo e profondo rapporto di stima, rispetto e affetto tra Ratzinger e  Gänswein.  Sin da quando, nel 2003, il futuro Papa, appunto, nomina segretario personale il giovane sacerdote tedesco. E ancor più dopo l’elezione del cardinale Ratzinger come Benedetto XVI, don Georg ha vissuto costantemente al suo fianco quale suo più stretto collaboratore, ma anche confidente e consigliere, accompagnandolo durante il pontificato e nel tempo successivo alla storica rinuncia del 2013.

A difesa di Ratzinger

L’attuale prefetto della Casa pontificia racconta la propria verità riguardo varie calunnie che hanno cercato di gettare ombre sul magistero e sulle azioni di Benedetto.

Ne risulta un racconto in buon stile giornalistico, anche perché l’autore è stato coadiuvato dalla esperta penna del vaticanista Saverio Gaeta. Gli interrogativi su enigmatiche vicende, quali i dossier di Vatileaks e i misteri del caso Orlandi, lo scandalo della pedofilia e i rapporti fra il Papa emerito e il successore Francesco. Ma soprattutto c’è l’intensa testimonianza della grandezza di Ratzinger, che ha vissuto tre esistenze, da cardinale, Pontefice regnante e Pontefice che ha osato affrontare la rinuncia, e che in realtà ha vissuto seguendo un’unica via, quella che guarda a Cristo che ama la sua Chiesa.  Non a caso il suo viene definito da Ganswein «un magistero a tutto tondo cristocentrico».

Sono infiniti gli episodi che cesellano il racconto, e che delineano l’autentica personalità di Ratzinger. Ecco dunque il «diario» dei mesi che precedono la morte di Giovanni Paolo II e il successivo conclave da cui uscirà eletto proprio il prefetto Ratzinger. Il quale, ci spiega l’autore,  anima una campagna elettorale «al contrario», come se si sforzasse di convincere suoi eventuali sostenitori a non votarlo assolutamente. Mentre sin dai primi giorni successivi all’elezione cominciano a serpeggiare voci e qualche punta velenosa, quando spunta il famoso diario tenuto durante il conclave da un cardinale  con i voti ottenuti da Ratzinger che indicherebbero una maggioranza non proprio schiacciante. E le accuse di «smania di potere» del neoeletto Pontefice, confutate punto per punto non solo dai testi, dall’intera esistenza, ma anche da tanti, piccoli, grandi squarci di vita quotidiana.

Sfilano davanti agli occhi del lettore quelle giornate «senza fine», fitte di impegni, riflessioni, e di tanta preghiera, e di notti senza sonno. E le domande dei bambini che mandano le loro letterine colme di curiosità e di affetto semplice. E a cui ancora risponde il segretario: il Papa è veramente  appassionato dei film e delle storie di don Camillo e Peppone? Si, lo era molto, lo è sempre stato. Niente scarpe firmate, semplicemente scarpe rosse. O l’amore per i libri, non possessivo, però, perché li regalava e li lasciava spesso in lettura.

La chiarezza, dunque, in questa appassionata e puntuale ricostruzione, nel respingere decisamente accuse e «false ricostruzioni», rivolte di volta in volta a lui e al Pontefice. Gli scandali, ovviamente. Ma anche la prassi quotidiana. Benedetto XVI – emerge dal racconto – non ha mai «blindato» le nomine in posti chiave delle gerarchie con porporati o prelati vicini alle sue posizioni, anzi pensava che fosse positivo avere la presenza di persone e mentalità diverse, per rispondere a chi lo ha accusato anche di questo.

«Benedetto e Francesco: nessuna contrapposizione»… poi le anticipazioni di brani di libri sulla stampa

Per quello che riguarda lui, il segretario, il giudizio è netto. Si è tentato continuamente di contrapporre Benedetto e Francesco, in realtà quel che è accaduto è che sono nate due tifoserie contrapposte, anche se all’origine effettivamente «c’erano due visioni della Chiesa». Alcuni episodi che Gänswein ha deciso di rendere pubblici e che sono stati anticipati dalla stampa in queste ore per volontà della stessa casa editrice Piemme.

Poi ci sono le reazioni più personali di mons. Georg. «Restai scioccato e senza parole»: così descrive il momento in cui nel 2020 è stato ‘congedato’ da Papa Francesco da capo della Prefettura della Casa Pontificia, definendosi «un prefetto dimezzato». Parole che già sono state diffuse e fanno rumore, forse estrapolate dal contesto e quindi con un effetto diverso. Caso Orlandi: «Io non ho mai compilato alcunché sul caso Orlandi per cui questo fantomatico dossier non è mai stato reso noto unicamente perché non esiste», replica a tutte quelle indiscrezioni di stampa che gli attribuivano documenti sul caso.

Ancora, «gli spazi personali degli ultimi Pontefici» sono stati «equivalenti a quelli di Francesco nell’appartamento di Santa Marta», sottolinea »senza alcuna polemica», ma per spiegare una volta di più, che non era corretto contrapporre papa Francesco e papa Benedetto persino a cominciare dalla diversa scelta dell’abitazione.

Per cui vuole saperne di più qui i riferimenti per un libro firmato da una persona che sicuramente continuerà a far discutere per come tutta l’operazione è stata gestita e per i contenuti soprattutto delle anticipazioni.

Georg Ganswein, con Saverio Gaeta, Nient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI, Piemme edizioni, pp.336, euro 20

fonte: agenzie/red

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12 Gennaio 2023 | 06:07
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