Locarno: il monastero di santa Caterina chiude. Il 23 ottobre Messa con mons. De Raemy

Il 23 ottobre alle ore 11.15 mons. Alain De Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, celebrerà una S. Messa aperta alla popolazione, per permettere di salutare le Monache consorelle ancora presenti nel monastero, le quali saranno inseguito accolte in comunità religiose del locarnese. La notizia arriva dopo che, a sua volta il Municipio locarnese aveva fatto sapere di un ulteriore passo compiuto verso la realizzazione, nell’area del giardino, di un Museo di storia naturale. Questo fatto non è però legato alla partenza delle monache le quali lasciano il Santa Caterina solo per motivi di anzianità.

Una storia secolare

I documenti menzionano l’esistenza, nel 1291 nell’attuale comparto del monastero, di un convento degli Umiliati. Nel 1382 appare per la prima volta il titolo di Santa Caterina attribuito al convento. Agli inizi del Seicento le tre Corporazioni locarnesi proposero di insediare vicino alla chiesa di Santa Caterina – menzionata in documenti del 1578 – un monastero di monache agostiniane. Nei decenni seguenti l’attività del convento portò a trasformazioni e ampliamenti e nel complesso furono incorporati terreni e case appartenenti alla famiglia Orelli. Nel giugno 1848, in virtù di un decreto legislativo, il monastero di Santa Caterina e tutto il comparto che lo attornia entrò in possesso dello Stato del Cantone Ticino. Nel 1892 vi fu l’apertura dell’istituto per educande diretto dalle suore. Le ultime modifiche risalgono al primo decennio del XX secolo con la costruzione, a settentrione, di due villini e del nuovo palazzo dell’Istituto Santa Caterina. Attualmente il convento è retto da una Convenzione tra il Cantone e lo stesso monastero, patrocinato dalla Diocesi di Lugano, del 4 dicembre 1979.

Celebrazioni garantite dalla parrocchia

Il parroco di Sant’Antonio a Locarno don Carmelo Andreatta, da noi raggiunto al telefono, conferma che la parrocchia garantirà nella chiesa di Santa Caterina le Sante Messe feriali alle 17 del mercoledì, del giovedì e del venerdì e quella della domenica alle 11,15.