Fiorenzo Roncoroni, Chiara Roncoroni e Marié Lise Devrel (quarta e quinta da sinistra) con le fondatrici dell'IRAP.
Ticino e Grigionitaliano

L’IRAP, dalla cura dei ragazzi audiolesi ai progetti a sostegno di famiglie e società

di Silvia Guggiari

«In Libano si va avanti perché non si rimane indifferenti gli uni agli altri. L’azione del nostro Istituto non si è mai fermata ed è sempre stata pronta a rispondere a qualunque necessità», sono parole di Marie Lise Devrel, consacrata laica ticinese in servizio a Beirut presso il centro per bambini audiolesi «IRAP», in questi giorni in vacanza in Ticino. L’Istituto dove opera Marie Lise si trova in una zona cristiana nel villaggio di Ain Aar, a circa mezz’ora da Beirut, e accoglie bambini dall’asilo fino alla fine della scuola media, di ogni confessione e religione. Fin dalla sua creazione, nel 1960, la missione di questo centro è la formazione scolastica dei bambini con gravi problemi all’apparato uditivo, ma anche l’attenzione ai bisogni dei più deboli della società. Una missione che Chiara e Fiorenzo Roncoroni di Mezzovico hanno potuto vedere con i loro occhi nei quattro viaggi in Libano, in visita all’amica Marie Lise, e che da anni cercano di far conoscere anche in Ticino. Fiorenzo ricorda in particolare il periodo terribile seguito all’esplosione del porto di Beirut, nell’agosto 2020, quando anche il figlio andò in Libano per aiutare: «Dopo la tragedia al porto collaboravano tutti, islamici e cristiani, e anche Marie Lise e le sue consorelle hanno fatto un lavoro enorme. Noi dal Ticino abbiamo portato avanti una azione natalizia affinché loro potessero creare dei pacchi alimentari per le famiglie». Il lavoro dell’IRAP è qualcosa di preziosissimo per la realtà libanese: «È un istituto inserito nella società che aiuta i ragazzi ma anche le loro famiglie: è dotato inoltre di laboratori protetti (o meglio adattati) nei quali lavorano anche diversi ex-allievi della scuola, confezionano prodotti alimentari e prodotti manufatti, che vengono poi venduti nei supermercati. Per noi questo Istituto è un vero miracolo perché offre una collocazione sociale a bambini e ragazzi che altrimenti sarebbero ai margini», conclude il sig. Fiorenzo.

Il progetto agricolo

I bisogni sono tanti e quello più urgente è sicuramente il cibo: per questo negli ultimi mesi è stato avviato un progetto di valorizzazione di un terreno agricolo di circa 4000 metri quadri donato all’Istituto dall’arcivescovado: «È stata la Provvidenza – confida Marie Lise – che ci ha guidato in questo progetto non semplice, che potrà venire incontro ai bisogni della nostra mensa attraverso la quale diamo il pranzo agli allievi e se possibile anche ai dipendenti. Grazie al progetto otterremo nuovi posti di lavoro per i nostri giovani». Ora su questo terreno stanno lavorando degli studenti in agronomia francesi che hanno preparato il terreno e hanno già proceduto a dei raccolti.

La cena di solidarietà

Per raccogliere fondi per il progetto di valorizzazione del terreno agricolo, Chiara e Fiorenzo Roncoroni hanno organizzato una cena libanese che si terrà venerdì 7 luglio (dalle 18.30) al Centro Sportivo Quadrifoglio di Rivera. Il ricavato sarà devoluto al progetto che verrà presentato a Rivera da Marie Lise Devrel. Il costo della cena è di fr 50.– per gli adulti e 25.– per i bambini sotto i 12 anni. Iscrizioni a Michele Roncoroni: michele.roncoroni@bluewin.ch. Conto IRAP per il sostegno al progetto: Institut de Reeducation IRAP, Conto beneficiario/IBAN: LB27 0093 0000 0035 0033 5366 1USD

Fiorenzo Roncoroni, Chiara Roncoroni e Marié Lise Devrel (quarta e quinta da sinistra) con le fondatrici dell'IRAP.
4 Luglio 2023 | 07:05
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