L'amicizia, uno strumento di pace

Per diffondere la cultura della pace tra i popoli, il 30 luglio di 7 anni fa, l’Onu ha instituito la Giornata mondiale dell’amicizia. La ricorrenza è stata proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con l’idea che l’amicizia tra gli individui possa ispirare sforzi di pace e costruire ponti tra le comunità. Questa giornata mondiale, dunque, serve per riconoscere e diffondere la rilevanza dell’amicizia come sentimento nobile e prezioso nella vita di tutti.

Amicizia tra popoli

Attualmente, infatti, diversi conflitti insanguinano gran parte del nostro mondo. Attraverso l’amicizia, però, è possibile sviluppare forti legami di fiducia tra i popoli che possono contribuire ai cambiamenti necessari per costruire un mondo migliore.

Un dono del Signore

Quello dell’amicizia dunque è un tema fondamentale , spesso richiamato anche da Papa Francesco. «Noi abbiamo ricevuto questo dono come destino, l’amicizia del Signore, questa è la nostra vocazione: vivere amici del Signore […]. Tutti noi cristiani abbiamo ricevuto questo dono: l’apertura, l’accesso al cuore di Gesù, all’amicizia di Gesù. […] Il nostro destino è essere amici tuoi. È un dono che il Signore conserva sempre e Lui è fedele a questo dono» ricordava Francesco nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, il 14 maggio 2018.

L’ amicizia con Gesù

Un legame che, come ha ricordato il Papa durante l’incontro con i ragazzi cresimati, nel corso della visita pastorale a Milano, il 25 marzo 2017, può crescere grazie a «tre cose […]: parlare con i nonni, giocare con gli amici e andare in parrocchia e in oratorio. Perché con queste tre cose tu pregherai di più. E la preghiera è quel filo che unisce le tre cose».

VaticanNews

30 Luglio 2018 | 17:00
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