Ticino e Grigionitaliano

La rivista «Spighe» dell'Azione cattolica ticinese compie 100 anni

L’8 gennaio del1922,100 anni fa, veniva pubblicata per la prima volta Spighe al vento, rivista allora quindicinale destinata a diventare l’organo ufficiale dell’Unione Femminile Cattolica Ticinese e che va ad affiancare la già esistente Vita femminile. «Le prime Spighe – troviamo scritto sul primo numero – sono queste modestissime pagine. Germogliate fra le aspettative natalizie, le abbiamo colte nel presepio del Divin Redentore. (…) E le vogliamo agitare, con forza, vogliamo scuoterle al vento, in ogni paese, sul limitare di ogni casa, nel cuore di ogni famiglia, dove sia donna e giovane cristiana. Tutto il buon seme deve uscire: non ci importa dove esso cada; ci basta che lo riceva un’anima».Indirizzato soprattutto alle associate, Spighe al vento aveva la caratteristica di raccontare l’esperienza associativa e di soffermarsi sulla formazione cristiana. Allora era diretta da Modestina Antonini e l’articolo principale era a cura dell’assistente don Cattori.

Nel 1926 il formato cambia per la prima volta: le pagine sono più grandi, vi è un’intera pagina pubblicitaria. Durante la Seconda guerra mondiale la rivista viene pubblicata regolarmente. Nell’aprile1953, invece, è tempo di novità: per mano di Francesca Biro, le pagine si rinnovano e modernizzano. Cambia anche il nome che diventa semplicemente Spighe, affiancato dal motto « in Cruce gloriantes »; viene inoltre disegnato un logo che ancora oggi è presente su ogni numero della rivista.

Nel 1954 vi è la proposta di chiudere Spighe per sostituirlo con la Pagina dell’Azione cattolica, già presente nel Giornale del Popolo. Ma le donne dell’Unione femminile non accettano e difendono l’autonomia della loro rivista. Siamo nel 1978 e il giornale accoglie nuovi collaboratori, fra tutti don Azzolino Chiappini e don Sandro Vitalini. Quest’ultimo collaborerà per ben 42 anni, fino al decesso avvenuto nel 2020.

Dopo il congresso dell’Azione cattolica ticinese nel 1989, voluto dal vescovo Eugenio Corecco per rilanciare l’associazione in Ticino, Spighe diviene infine il mensile di tutta l’associazione, pur rimanendo di riferimento per tutte le donne. Nel 1998 cambia nuovamente il formato, ritornando alla dimensione originale. Nel 2015, sotto la guida di Isabel Indino, viene introdotta la grafica odierna.

Nell’archivio della rivista ritroviamo traccia di un secolo di storia della Chiesa locale e di quella universale. Mentre nei primi decenni era preponderante il racconto delle esperienze dei diversi circoli, negli ultimi anni la rivista si è aperta a un pubblico più ampio e variegato. La missione è però rimasta nel tempo la stessa: infondere coraggio nell’affrontare le sfide quotidiane, illuminando il cammino di ciascuno con la ricchezza del Vangelo, e informare rispetto alla realtà della Chiesa, portando esempi e notizie che possano edificare.

La redazione di Spighe ancora oggi è composta completamente da volontari e può contare su collaborazioni preziose, tra le molte quella con Giuseppe Zois, don Azzolino Chiappini e don Angelo Ruspini. 

La sfida più importante per il futuro sarà quella di trovare nuovi abbonati, che ne permettano la sopravvivenza sul lungo termine. Ma questo non scoraggia la redazione e il consiglio Diocesano di Azione cattolica che confermano con la riunione del 8 gennaio 2022 di voler mantenere viva e forte questa voce. Una voce autonoma che vuole continuare a dar spazio al femminile e che guarda con speranza al domani. Per festeggiare i 100 anni è stato aperto il sito internet spighe.ch, assieme a una pagina facebook, in cui vengono pubblicati anche articoli non presenti sulla rivista e legati all’attualità.

Lara Allegri

19 Gennaio 2022 | 06:40
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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