Le suore della comunità in preghiera.
Svizzera

La Comunità di Grandchamp curerà il sussidio per la prossima Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani

Hanno cominciato a lavorarci nel settembre 2019, e ora che si è nella Settimana dopo Pentecoste, periodo in cui molte Chiese cristiane pregano per l’unità, il loro lavoro è finalmente pronto: il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha pubblicato il sussidio di preghiera per la Settimana di Unità dei Cristiani del 2021, curato dalla Comunità di Grandchamp, che ne ha scelto anche il tema, tratto dal Vangelo di Giovanni: «Rimanete nel mio amore e porterete molti frutti«.

Il sussidio è una proposta, che poi ogni singola comunità può adattare. Tradizionalmente, la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani si tiene tra il 18 e il 25 gennaio, secondo una proposta che fu avanzata nel 1908 da padre Paul Watson, perché le due date comprendono simbolicamente la Festa della Cattedra di San Pietro e quella dalla Conversione di San Paolo.

Nel 2019, fu un gruppo ecumenico di Malta a occuparsi della redazione del sussidio di preghiera, nel 2018 furono i cristiani dell’Indonesia e nel 2016 furono i cristiani di Lettonia a curarlo. Quest’anno, la scelta è caduta sulla Comunità di Grandchamp, che ha sede vicino a Neuchatel. Sin dall’inizio, la comunità ha avuto stretti legami con la Comunità di Taizé e con l’Abbé Paul Couturier, figura fondamentale nella storia della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

Le suore hanno scelto come tema «Rimanete nel mio amore e porterete molti frutti». Ma è tutto il brano del Vangelo di Giovanni ad essere meditato negli otto giorni di preghiera per l’Unità dei cristiani, strutturata nel sussidio proprio come la vita della comunità monastica, con le sue veglie e i suoi ritmi.

Attualmente ci sono circa 50 sorelle nella comunità, e la maggior parte di loro vivono a Grandchamp, mentre altre vivono in Sonnenhof e altre ancora in diversi posti. Sono presenti in Svizzera, in Olanda e in Francia, e si dedicano alla preghiera per la riconciliazione dei cristiani e per la cura del creato. Nel loro sussidio, le suore si ispirano a Dorotheus di Gaza, monaco palestinese del VI secolo, e invitano a comprendere che quando ci si avvicina a Dio nella vita spirituale, allora ci si avvicina anche ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in Cristo, provando una maggiore solidarietà con il resto del creato.

La Comunità di Grandchamp è stata formata negli Anni Trenta del secolo scorso, da donne della Chiesa protestante della Svizzera romanda conosciute come «le Signore di Morges» che hanno cominciato ad organizzare ritiri spirituali. Molto velocemente, questi ritiri si sono tradotti in una vita comunitaria. Immediati sono stati i legami con la comunità di Taizé, perché era proprio in quegli anni che la comunità riscopriva il monachesimo tramite l’opera di Frere Roger Schutz. Tra Frere Roger e Madre Genevieve, prima priora di Grandchamp, ci fu subito un rapporto fraterno, tanto che le sorelle adottarono la regola di Taizé nel 1952.

Le cinquanta sorelle della comunità sono di diverse generazioni e tradizioni cristiane, ma restano fedeli alla vocazione originaria. Le prima sorelle avevano sperimentato il dolore della divisione tra Chiese cristiane, e per questo cominciarono a lavorare per l’unità, incoraggiate dall’Abbè Paul Couturier.

Il primo incontro del gruppo internazionale che ha preparato il sussidio si è tenuto a Grandchamp tra il 15 e il 18 settembre 2019. Erano presenti i rappresentanti del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e i membri della Commissione Fede ed Ordine del Consiglio Mondiale delle Chiese.

Aci Stampa/red

Le suore della comunità in preghiera.
15 Giugno 2020 | 15:48
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