Ticino e Grigionitaliano

Dal 18 al 25 gennaio nel mondo si svolge la Settimana di preghiera per l'unita dei cristiani

di Gino Driussi

Torna come ogni anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si celebra in buona parte del mondo dal 18 al 25 gennaio. Il tema del 2024 è «Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso» (Luca 10, 27) ed è stato scelto da cristiani del Burkina Faso. Ogni anno, il Dicastero vaticano per la promozione dell’unità dei cristiani (presieduto dal cardinale svizzero Kurt Koch) e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio ecumenico delle Chiese affidano la scelta del tema e la stesura dei testi a un gruppo ecumenico locale. Questa volta è toccato, come detto, al Burkina Faso, un Paese che – come si legge nel sussidio – non aveva una forte tradizione di sensibilità e di cooperazione ecumenica, ma i rappresentanti dell’arcidiocesi cattolica di Ouagadougou, delle Chiese protestanti e degli organismi ecumenici hanno accettato volentieri l’invito, coordinati dalla comunità locale del «Chemin neuf» (un movimento carismatico cattolico a vocazione ecumenica fondato nel 1973 a Lione). Successivamente, il materiale è stato elaborato da una Commissione internazionale appositamente nominata dai due organismi della Chiesa cattolica e del Consiglio ecumenico delle Chiese, che ha provveduto alla versione definitiva.

Una grave crisi

Il Burkina Faso si trova nell’Africa occidentale, nella regione del Sahel. Si estende su 174.000 km quadrati e conta 21 milioni di abitanti, appartenenti a una sessantina di etnie. In termini religiosi, circa il 64% della popolazione è musulmano, il 9% aderisce alle religioni tradizionali africane e il 26% è cristiano (20% cattolico, 6% protestante). La grave crisi che sta vivendo il Paese ne mina la sicurezza dal punto di vista sia personale sia sociale e coinvolge tutte le comunità di fede. Ne consegue una proliferazione di attacchi terroristici, di illegalità e di traffico di esseri umani, una situazione che ha causato oltre 3000 morti e quasi due milioni di sfollati. Le chiese cristiane in particolare sono oggetto di attacchi armati: sacerdoti, pastori e catechisti sono stati uccisi e così la maggior parte delle chiese nel nord, nell’est e nel nord-ovest del Paese sono state chiuse. Dove il culto è ancora possibile – di norma nelle grandi città e sotto la protezione della polizia – è stato comunque necessario abbreviare le celebrazioni per garantirne la sicurezza.

Una lunga storia

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ha una lunga storia. Le prime tracce risalgono al 1908 negli Stati Uniti, quando Paul Wattson, pastore episcopaliano (cioè del ramo americano della Chiesa anglicana), convertitosi l’anno successivo al cattolicesimo, indice a Graymoor (New York) l’Ottavario per l’unità dei cristiani, da celebrarsi non a caso dal 18 (Cattedra o confessione di Pietro) al 25 gennaio (conversione di Paolo). Da parte sua, nel 1935 a Lione il prete cattolico Paul Couturier dà un nuovo, notevole impulso all’ecumenismo indicendo una Settimana universale di preghiera per «l’unità che Dio vorrà, con i mezzi voluti da lui». A partire dal 1948, con la fondazione del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si diffonderà sempre di più tra diverse Chiese in tutto il mondo.

Le celebrazioni in Ticino

Anche in Ticino non mancheranno le celebrazioni ecumeniche, tra cui quella cantonale, organizzata come di consueto dalla Comunità di lavoro delle Chiese cristiane (CLCCT). L’appuntamento è per domenica 21 gennaio alle ore 16 nella chiesa di S. Massimiliano Kolbe a Pregassona, dove predicherà Daniele Campoli, vicepresidente della CLCCT e pastore della Chiesa evangelica riformata nel Sottoceneri. Vi partecipa anche il vescovo Alain.

Questi gli altri appuntamenti: sabato 20 gennaio alle 17.30 nella chiesa di S. Vitale a Chiasso e alla stessa ora nella chiesa prepositurale di Tesserete; mercoledì 24 gennaio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Caslano; giovedì 25 gennaio alle 17 nella chiesa di Quartino e alle 20.30 nel santuario della Madonna della Caravina in Valsolda; domenica 28 gennaio alle 10.30 nella chiesa cattolica di Novaggio.

Nel locarnese: Giovedì 18.01. ore 18.00: MURALTO San Vittore; Venerdì 19.01. ore 18.00: LOCARNO Chiesa nuova; Lunedì 22.01. ore 18.00: LOSONE San Lorenzo; Martedì 23.01. ore 18.00: GORDOLA Sant’Antonio; Mercoledì 24.01. ore 18.00: LOCARNO Sant’Eugenio; Giovedì 25.01. ore 18.00: ASCONA Chiesa evangelica

17 Gennaio 2024 | 10:56
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