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Papa e Vaticano

Il Papa prega per i migranti morti annegati al largo di Cutro

«Anche Bergoglio alla preghiera dell’Angelus del 26 febbraio 2023 ha ricordato con la preghiera la tragedia avvenuta al largo di Cutro nella provincia italiana di Crotone (costa calabra) dove nella notte un barcone con a bordo 200 migranti, tra i quali donne e bambini si è sfasciato a 200 metri dalla riva finendo poi su degli scogli. Al momento della tragedia spirava un vento gelido e le acque erano molto mosse. Sono una ottantina i migranti complessivamente tratti in salvo dal naufragio, mentre sembrano per ora 59 i morti. Molti sono donne e bambini. Il Papa ha ricordato la tragedia: »Questa mattina», ha detto il Papa al termine della preghiera dell’Angelus, «ho saputo con dolore del naufragio nel crotonese. Sono stati recuperati già quaranta morti tra cui molti bambini, prego per ognuno di loro, per i dispersi, e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle».

Il Vangelo della prima domenica di quaresima spiegato dal Papa

Prima aveva spiegato il Vangelo del giorno, quello della prima Domenica di Quaresima, che parla delle tentazioni di Gesù da parte del diavolo. «Diavolo significa «divisore». Il suo nome ci dice quello che fa: divide. È ciò che si propone anche tentando Gesù. Vediamo allora da chi lo vuole dividere e in che modo. Da chi il diavolo vuole dividere Gesù? Poco prima di essere tentato, ricevendo il Battesimo da Giovanni al Giordano, Gesù era stato chiamato dal Padre «il Figlio mio, l’amato» e lo Spirito Santo era sceso su di Lui in forma di colomba. Il Vangelo ci presenta così le tre Persone divine unite nell’amore. Non solo: Gesù stesso dirà di essere venuto nel mondo per rendere anche noi partecipi dell’unità che c’è tra Lui e il Padre». È questa unità che il diavolo vuole dividere. Vuole approfittare della sua condizione umana per metterlo alla prova e instillargli «tre «veleni» potenti» che sono « l’attaccamento, la sfiducia e il potere». Attaccamento ai bisogni, la sfiducia nel fatto che il Padre voglia davvero il suo bene, infine il potere, cioè il non aspettare i doni, ma cercare di accaparrarsi tutto con le proprie forze. Anche per noi queste sono tre tentazioni forti e pericolose «che il diavolo usa per dividerci dal Padre e non farci più sentire fratelli e sorelle tra noi, per portarci alla solitudine e alla disperazione». Ma Gesù vince queste tentazioni evitando di discutere con il diavolo e rispondendo, invece, solo con la Parola di Dio. «Cita tre frasi della Scrittura che parlano di libertà dalle cose (cfr Dt 8,3), di fiducia (cfr Dt 6,16) e di servizio a Dio (cfr Dt 6,13), tre frasi opposte alle tentazioni. Non dialoga con il diavolo, non negozia con lui, ma respinge le sue insinuazioni con le Parole benefiche della Scrittura». Il Papa chiede anche a noi di fare così perché il diavolo «non lo si sconfigge trattando con lui, ma opponendogli con fede la Parola divina. In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore. E noi abbiamo bisogno di unità!». Per questo il Papa invita a leggere la Parola di Dio e a farsi aiutare nelle proprie debolezze. «Se ho un vizio», dice, «o una tentazione ricorrente, perché, facendomi aiutare, non cerco un versetto della Parola di Dio che risponda a quel vizio? Poi, quando arriva la tentazione, lo recito, lo prego confidando nella grazia di Cristo. Proviamo, ci aiuterà nelle tentazioni perché, tra le voci che si agitano dentro di noi, risuonerà quella benefica della Parola di Dio».

Come ogni domenica poi, il Papa saluta i fedeli in piazza e chiede di non dimenticare la martoriata Ucraina. Nel pomeriggio cominceranno per lui e per la curia romana gli esercizi spirituali in vista della Pasqua.

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26 Febbraio 2023 | 12:54
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