Il Papa incontra Biden: le chiavi di lettura

Papa Francesco incontra il 29 ottobre il presidente Joe Biden (che è di fede cattolica) in visita a Roma per poi recarsi al Summit di Cop26 a Glasgow. Va detto che si tratta di un meeting ufficiale tra due capi di Stato e non di un incontro pastorale quello tra Biden e il Pontefice, questo almeno per cercare di inquadrare i temi e sicuramente l’approccio diplomatico che l’evento richiede. Quindi è da escludersi che nei comunicati stampa si parli della questione che ha impegnato in varie discussioni alcuni vescovi americani, relativa alle posizioni di Biden pro-choice sull’aborto, tema al centro dell’interesse di alcuni di questi prelati che hanno spinto per un’eventuale conseguente scomunica di Biden.

Biden e i vescovi americani: l’intervento del cardinale Ladaria

Biden, come già il Vaticano ha indicato, è un fedele della Diocesi di Washington quindi su questa questione deve dialogare con il suo vescovo, come per altro è già successo. Sulla questione della comunione c’è la lettera del Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Ladaria al presidente dei vescovi americani inviata a giugno 2021. La lettera di Ladaria spiega che un singolo cattolico (come Biden) non può essere «bannato» con un provvedimento ad personam da parte di un organismo di tipo organizzativo come una Conferenza episcopale e che su di lui, eventualmente, decide il vescovo della Diocesi da cui dipende (nel caso di Biden presidente, l’arcivescovo della capitale americana). Le prerogative dei singoli vescovi e della Santa Sede, vanno in ogni caso salvaguardate, insieme all’unità della Chiesa. Il cardinale di Washington Wilton Gregory, ha già dichiarato che Biden è libero di ricevere la comunione nelle chiese dell’arcidiocesi.

Di cosa parlano i presidenti con i pontefici?

Quando i presidenti incontrano i papi, parlano di eventi mondiali, non della loro fede personale. E, mentre i presidenti incontrano i papi, i funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato incontrano le loro controparti vaticane.
L’argomento principale della visita sarà il prossimo incontro sul clima a Glasgow, in Scozia che si apre domenica 31 ottobre. Altri argomenti potrebbero includere il COVID-19, la crisi dei rifugiati, l’anarchia ad Haiti, il conflitto civile in Libano, i problemi del Medio Oriente e qualsiasi crisi mondiale sia sulle prime pagine di questa settimana.

Dato che il sistema mediatico vuole vendere i giornali e procurarsi visualizzazioni su internet, ci sarà sicuramente chi cercherà tra le pieghe dell’evento elementi di dissenso e di conflitto, che sono abbastanza distanti da un approccio diplomatico. Dopo secoli di incontri diplomatici, il Vaticano capisce l’importanza di concentrarsi su aree in cui può lavorare con i governi per migliorare il bene comune.

La Casa Bianca – sottolineato i commentatori di oltre Oceano – vede nel Papa un alleato sulla scena mondiale.

L’incontro tra il Papa e Biden avviene a porte chiuse, senza riprese se non quelle ufficiali di alcuni minuti per i saluti e lo scambio dei doni. In seguito, l’ufficio stampa vaticano rilascerà un breve comunicato stampa che elenca alcuni degli argomenti discussi. Il comunicato stampa ufficiale non indica mai le aree di accordo o disaccordo. Né indica quanto tempo è stato speso su ogni argomento.

La foto parla?

Ciò che non può essere nascosto, tuttavia, è la foto dopo l’incontro tra il presidente e il papa. Pio XII non sorrideva mai in queste foto con i leader mondiali. I papi successivi non sono stati così disciplinati. Francesco – ad esempio – è uno che raramente nasconde i suoi sentimenti. Un’immagine, forse, vale più di mille parole.

articolo ripreso da RNS (Religious News Service)/ ampio adattamento di catt.ch