I fedeli in piazza San Pietro rispettosi delle misure di sicurezza. Foto L'Osservatore Romano.
Papa e Vaticano

Il Papa al Regina Caeli: «Lo Spirito Santo è fuoco che brucia i peccati e crea uomini e donne nuovi»

«Oggi che la piazza è aperta, possiamo tornare. È un piacere!». Queste le parole con cui papa Francesco questa mattina ha salutato i fedeli tornati finalmente in piazza San Pietro dopo il lungo lockdown. Affacciatosi dalla finestra del suo studio privato per la recita della preghiera del Regina Caeli, il Pontefice ha ricordato che la festa di Pentecoste rinnova la consapevolezza che in noi dimora la presenza vivificante dello Spirito Santo.

«Gesù perdona, perdona sempre, e offre la sua pace ai suoi amici. Non dimenticatevi: Gesù non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono».

«Perdonando e radunando attorno a sé i discepoli, Gesù fa di essi una Chiesa, la sua Chiesa: che è una comunità riconciliata e pronta alla missione. Riconciliata e pronta alla missione. Quando una comunità non è riconciliata, non è pronta alla missione: è pronta a discutere dentro di sé, è pronta alle [discussioni] interneL’incontro con il Signore risorto capovolge l’esistenza degli Apostoli e li trasforma in coraggiosi testimoni».

Dunque, il Papa ha sottolineato «che proprio per animare la missione, Gesù dona agli Apostoli il suo Spirito: «Soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo»» (v. 22). Lo Spirito Santo è fuoco che brucia i peccati e crea uomini e donne nuovi; è fuoco d’amore con cui i discepoli potranno ›incendiare’ il mondo, quell’amore di tenerezza che predilige i piccoli, i poveri, gli esclusi… Nei sacramenti del Battesimo e della Confermazione abbiamo ricevuto lo Spirito Santo con i suoi doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, conoscenza, pietà, timore di Dio. Quest’ultimo dono – il timore di Dio – è proprio il contrario della paura che prima paralizzava i discepoli: è l’amore per il Signore, è la certezza della sua misericordia e della sua bontà, è la fiducia di potersi muovere nella direzione da Lui indicata, senza che mai ci manchino la sua presenza e il suo sostegno».

Al termine della preghiera, Francesco ha ricordato che «sette mesi fa si concludeva il Sinodo Amazzonico; oggi, festa di Pentecoste, invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Tanti sono i contagiati e i defunti, anche tra i popoli indigeni, particolarmente vulnerabili. Per intercessione di Maria, Madre dell’Amazzonia, prego per i più poveri e i più indifesi di quella cara Regione, ma anche per quelli di tutto il mondo, e faccio appello affinché non manchi a nessuno l’assistenza sanitaria. Curare le persone, non risparmiare per l’economia. Curare le persone, che sono più importanti dell’economia. Noi persone siamo tempio dello Spirito Santo, l’economia no».

A questo link il testo integrale della preghiera del Regina Caeli.

I fedeli in piazza San Pietro rispettosi delle misure di sicurezza. Foto L'Osservatore Romano.
31 Maggio 2020 | 14:41
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