Il Natale ortodosso in Ticino: festa e celebrazioni
di Gino Driussi
Nel mondo ortodosso, le Chiese che seguono integralmente il calendario giuliano celebrano il Natale la notte del 6 e il 7 gennaio. Diversi gli appuntamenti previsti in questi giorni in Ticino.
I fedeli della Chiesa ortodossa russa (Patriarcato di Mosca) si ritroveranno sabato sera 6 gennaio alle 18 per i vespri e domenica mattina 7 gennaio alle 9 per la divina liturgia nella loro chiesa dell’Intercessione della Beata Vergine Maria in via al Doyro 24 a Melide.
Da parte sua, la Comunità ortodossa serba del Ticino inizierà le celebrazioni natalizie il 6 gennaio alle ore 23 nella chiesa di San Rocco a Lugano, poi l’indomani i fedeli si ritroveranno per la divina liturgia nella chiesa di San Giovanni, a Bellinzona, alle ore 9.
Una situazione particolare è quella della Comunità ortodossa della Svizzera italiana. Siccome raggruppa fedeli di diverse etnie (le cui Chiese madri non festeggiano tutte il Natale alla stessa data), questa parrocchia «raddoppia»: dopo aver già celebrato Natale il 25 dicembre, dà appuntamento ai fedeli che seguono il calendario giuliano per domenica 7 gennaio alle ore 10.30 nella chiesa della Madonnetta a Lugano.
La Chiesa greco-ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli adotta il calendario giuliano per le feste mobili e quello gregoriano per quelle fisse. Pertanto, ha già celebrato il Natale il 25 dicembre, ma per i greco- ortodossi del Ticino un appuntamento importante è quello fissato per sabato 6 gennaio alle 10.30 nella chiesa-oratorio di San Rocco a Bissone con la divina liturgia della Teofania e la solenne benedizione dell’acqua.
Per quanto riguarda, infine, le antiche Chiese orientali, la Comunità ortodossa eritrea del Canton Ticino si ritroverà sabato 6 gennaio a mezzanotte nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia a Massagno per la liturgia natalizia.
Ricordiamo che il calendario giuliano è stato promulgato da Giulio Cesare nell’anno 46 a.C. Quello gregoriano, che è in anticipo di 13 giorni, è stato invece istituito da papa Gregorio XIII nel 1582.