Il ghiacciaio Morteratsch.
Svizzera

Il futuro dell’umanità: too big to fail too! La nostra casa comune: too big to fail too!

Per quale mondo vogliamo essere responsabili? E, di conseguenza, che cosa vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli e alle generazioni che verranno? Questo il quesito che la Campagna ecumenica 2023 ha rivolto alla popolazione svizzera, invitandola a chinarsi sulle ingiustizie che continuano a perpetrarsi nel mondo e ad attivarsi per sanarle.

Secondo la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ad oggi sono 828 milioni le persone che patiscono la fame o sono malnutrite. Una cifra che conflitti armati, crisi economiche e fenomeni estremi causati dalle conseguenze del riscaldamento globale non fanno che incrementare. Il cambiamento climatico sta già causando ingenti danni, perdite e povertà, ma
denota un’ingiustizia di fondo, che anche l’ultimo rapporto dell’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), pubblicato lo scorso 20 marzo, ha messo in evidenza: «Il cambiamento climatico ha portato a impatti negativi su larga scala, perdite e danni che colpiscono sia la natura che l’umanità. Le comunità vulnerabili, che storicamente hanno contribuito meno all’attuale cambiamento climatico, sono colpite in modo sproporzionato. In futuro dovremo aumentare gli aiuti allo sviluppo e all’azione per il clima». Nei Paesi del Sud globale in cui opera, Azione Quaresimale tocca ogni giorno con mano le condizioni di vita di donne, uomini e bambini alle prese con la fame e la povertà e cerca di contrastare questi effetti con i suoi progetti e gli aiuti d’emergenza. Ma tutto ciò da solo non basta. È giunta l’ora che anche il mondo politico ed ancor più quello economico e finanziario si risveglino da uno stato di letargia durato fin troppo a lungo. Nel giro di pochi giorni è stato possibile decidere e mettere in atto un’operazione di salvataggio di una grande banca svizzera, too big to fail, smuovendo miliardi e stipulando garanzie da parte della Confederazione: come mai non c’è lo stesso slancio per il futuro dell’umanità e della nostra casa comune? Non è forse anch’esso too big to fail?

Secondo il parere degli esperti dell’IPCC siamo ancora in tempo utile. Un’azione risoluta nei prossimi sette anni per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, cioè fino al 2030, sarà decisiva non solo per la nostra qualità di vita, ma anche per il benessere delle popolazioni del Sud. A giugno, le cittadine e i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sulla Legge federale sulla protezione del clima che di fatto attua quanto già ratificato dalla Svizzera con l’Accordo di Parigi sul clima. Nell’attesa che dalle urne esca un impegno preciso per il futuro dell’umanità e della nostra casa comune, porterò i miei figli a vedere il ghiacciaio del Morteratsch, ennesima vittima illustre del riscaldamento globale, in occasione della cerimonia che si terrà lì il prossimo 20 maggio. Mi auguro che sopravviva e che lo possano rivedere anche in futuro, mentre il mondo avrà detto addio alla fame e alla povertà. Insieme possiamo porre fine alla fame!

Federica Mauri, Azione Quaresimale

Il ghiacciaio Morteratsch.
2 Aprile 2023 | 10:57
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