Ticino e Grigionitaliano

Oggi, 31 maggio, la Diocesi di Lugano prega per la pace assieme al Papa

In ogni momento dall’inizio della guerra in Ucraina, Papa Francesco, in occasioni pubbliche e private, non ha mai cessato di invocare l’intercessione di Maria affinché abbiano fine morte e distruzione. Era il 24 marzo quando la supplica alla Madonna per la pace e l’atto di consacrazione dell’umanità, in particolare di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, nell’ora buia che vive il mondo, aveva riunito milioni di fedeli. E ancora alle udienze generali e poi al termine delle catechesi domenicali tante volte salutando i fedeli di tutto il mondo, da Pompei a Jasna Gora, il Papa non si è mai stancato di ripetere di «confidare in Maria» e di invocarla.

In preghiera nella Basilica di S. Maria Maggiore

La statua di Maria Regina Pacis, voluta da Papa Benedetto XV nel 1917, nella Basilica romana di S. Maria Maggiore

Ora, a due mesi dalla consacrazione di Ucraina e Russia al Cuore immacolato di Maria, il Papa ritorna a pregare per la pace. Come fa sapere il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione il 31 maggio alle ore 18, il Papa si recherà infatti nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove reciterà la preghiera del Rosario col desiderio di «offrire un segno di speranza al mondo, sofferente per il conflitto in Ucraina, e profondamente ferito per la violenza dei tanti teatri di guerra ancora attivi».  La preghiera si svolgerà davanti alla statua di Maria Regina Pacis che si trova nella navata sinistra della Basilica e che Benedetto XV volle per chiedere alla Vergine la fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918. «La Madonna – spiega nel comunicato il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – è rappresentata con il braccio sinistro alzato come segno per ordinare la fine della guerra, mentre con il destro tiene il Bambin Gesù, pronto a far cadere il ramoscello di ulivo simboleggiante la pace. Sul basamento sono scolpiti dei fiori, a simboleggiare il rifiorire della vita con il ritorno della pace. È tradizione che i fedeli depongano ai piedi della Vergine dei piccoli biglietti scritti a mano con le intenzioni di preghiera. Il Papa deporrà ai piedi della statua una corona di fiori prima di rivolgere la sua preghiera alla Madonna e lasciare la sua intenzione particolare.»

A sostenere la preghiera del Papa saranno presenti alcuni fedeli scelti appositamente: ragazzi e ragazze che hanno ricevuto la Prima Comunione e la Cresima nelle scorse settimane, Scout, famiglie della Comunità ucraina di Roma, rappresentanti della Gioventù Ardente Mariana (GAM), membri del corpo della Gendarmeria Vaticana e delle Guardia Svizzera Pontificia e le tre parrocchie di Roma intitolate alla Vergine Maria Regina della Pace, insieme ai membri della Curia romana.

Nella Diocesi di Lugano

L’invito a unirsi alla preghiera è esteso ai fedeli di tutto il mondo. Anche la Diocesi di Lugano prenderà parte all’iniziativa: alle ore 20.15 in Cattedrale, infatti, mons. Nicola Zanini, vicario generale, guiderà la recita del rosario aperta a tutti. Al contempo, i Santuari internazionali insieme ad alcuni santuari situati in Paesi tutt’ora colpiti dalla guerra o con una forte instabilità politica al loro interno causa di numerosi episodi di violenza saranno collegati a Roma via streaming.

(red)

| © Vatican Media
31 Maggio 2022 | 10:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
pace (301), preghiera (329)
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