Ticino e Grigionitaliano

Il 2 marzo sia una giornata di digiuno e preghiera in solidarietà con i profughi

Il Papa ha indetto la giornata del 2 marzo come giornata di preghiera e digiuno a favore della pace. Oltre al significato morale, cristiano e spirituale di questo gesto, si moltiplicano nel mondo cattolico le proposte di renderlo gesto solidale concreto. Non solo una solidarietà quindi spirituale e morale, non solo un digiuno di penitenza ma anche l’occasione per devolvere un aiuto concreto, anche semplicemente il costo di un pasto, ai profughi ucraini. Sono diverse le possibilità in tal senso. In Svizzera la Caritas dalla sua piattaforma mette a disposizione un sistema immediato per poter inviare un’offerta a sostegno dei profughi. Ma anche altre realtà si stanno organizzando.

In Ticino c’è la raccolta di beni di prima necessità al Conza di Lugano, ma non solo.

In questo momento è importante rispondere con la solidarietà e i gesti di pace alla violenza in atto.

Inoltre ricordiamo a tutti la veglia e fiaccolata di questa sera alle 20 a Lugano con ritrovo davanti alla Cattedrale. L’evento a cui partecipa il vescovo Lazzeri è indetto dalla comunità di lavoro della chiese cristiane in Ticino.

(Red)

2 Febbraio 2022 | 08:23
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Papa (1257), ucraina (213)
Condividere questo articolo!