Ticino e Grigionitaliano

II Domenica del Tempo ordinario. Commento al Vangelo

Calendario ambrosiano: Giovanni 2, 1-11.

Anche questa domenica continua l’Epifania di Gesù, il suo manifestarsi grazie ad un «segno’» quello di Cana. E’ bello che il primo segno compiuto da Gesù sia quello dell’acqua mutata in vino, un segno della gioia del Vangelo. Ma la pagina di Cana è solo apparentemente semplice. Alla Madre che lo sollecita ad intervenire a favore di quegli sposi forse poco previdenti, Gesù risponde: «Donna, non è ancora giunta la mia ora». Ritroveremo queste due parole – «donna» e «ora» – sul Calvario, quando volgendosi a Maria la chiamerà «donna» e la affiderà al discepolo Giovanni e affiderà il discepolo e tutti noi con lui a Maria. E poi ancora il termine «ora»: con questo termine Gesù indica l’ora decisiva della sua vita, l’ora della sua passione. Anche in quell’ora, suprema, ci sarà del vino, segno e memoriale del sangue sparso. Il primo «segno», quello di Cana, allude già al «segno» supremo, quello della Croce. Ma vorrei soffermarmi sulle due parole che Maria pronuncia. A Cana Maria dice una prima frase: «Non hanno più vino». Non è una annotazione banale. Questa parola ci rivela chi è Maria: uno sguardo attento, intuitivo, che sa leggere il nostro bisogno, ciò che manca per la nostra gioia. Maria è uno sguardo rivolto verso di noi. E la seconda parola, rivolta ai servi: «Fate quello che vi dirà». Maria non interviene per risolvere il disagio di quegli sposi: il suo compito è quello di indicare nel suo Figlio l’unico Signore al quale dobbiamo volgerci. Ci invita a metterci sotto l’azione potente e misericordiosa di suo Figlio. Maria appare dunque come la grande educatrice della nostra fede: ci indica la strada, ci invita ad ascoltare le parole del suo Figlio per realizzarle. Dopo questa parola non abbiamo più, nei vangeli, altre parole di Maria. Questa è la sua parola ultima, come una consegna. Altro Maria non dice perché in questo invito ad ascoltare e realizzare la parola del suo Figlio Gesù è detto tutto e di null’altro abbiamo bisogno.

Don Giuseppe Grampa

Calendario romano: Giovanni 1, 29-34.

«Il Vangelo in casa» di Caritas Ticino inizia sempre con una breve sigla in cui le immagini di apertura sono aeree, e sorvolano un territorio pieno di testimonianze e di esperienze, non solo di edifici storici e paesaggi incorniciati da laghi e cielo. Questa settimana il sorvolo sarebbe a corto raggio, fino alla chiesa di Pazzalino a Pregassona, a poca distanza dalla sede di Caritas Ticino. Ma nel concreto è un viaggio che porta le telecamere della trasmissione a esplorare un territorio nuovo, e una nuova esperienza: che in questo caso è di comunità. La racconta Annalisa Orefice, membro del Focolare femminile. Il movimento ispirato da Chiara Lubich ha una comunità proprio a Pregassona. «Nella nostra casa abitano sei persone consacrate a Dio – esordisce Annalisa – nel solco di una vita assolutamente normale in cui lavoriamo, abbiamo relazioni sociali, e poi viviamo momenti di ritiro e meditazione insieme: in particolare, una volta al mese, su una frase delle sacre scritture. Abbiamo in comune una vita in cui ad un certo punto è arrivata, forte e chiara, la chiamata di Dio». Con Dante Balbo, Annalisa commenta il Vangelo di questa domenica. Siamo tornati al tempo ordinario, dopo la transizione del 12 gennaio. L’evangelista Giovanni continua ad annunciare Gesù, l’Agnello di Dio. «Non poteva esserci definizione più azzeccata», dice Annalisa, «proprio per il suo sacrificio che ha aperto la strada alla nostra salvezza ». Giovanni, ricorda Dante Balbo, riconosce lo Spirito Santo su Gesù perché qualcosa glielo aveva detto prima: la vocazione. «La chiamata di Dio non è una telefonata che arriva all’improvviso. È un percorso dove il Signore sceglie e prepara i suoi figli: esattamente come è successo a me», conclude Annalisa.

Cristiano Proia, dalla rubrica televisiva Il Vangelo in casa di Caritas Ticino in onda su TeleTicino e online su YouTube.

19 Gennaio 2020 | 12:35
Tempo di lettura: ca. 2 min.
commento (222), vangelo (118)
Condividere questo articolo!