Ticino e Grigionitaliano

I Domenica di Quaresima. Commento al Vangelo

Verso la Pasqua di risurrezione 2022

Il coordinamento della Formazione biblica nella Diocesi di Lugano ha pensato di accompagnare lettrici e lettori di www.catt.ch, in continuità con quanto proposto negli ultimi due anni, con una serie di commenti ai vangeli domenicali quaresimali (rito cattolico romano) proposti da persone impegnate, con acutezza e generosità, nella pastorale ecclesiale, che ringraziamo in anticipo per la lor disponibilità. Uno di questi commentatori, da oggi, è Antonio Ruccia, allievo di don Tonino Bello, vicario foraneo dell’Arcidiocesi di Bari, responsabile della parrocchia di San Giovanni Battista nel capoluogo pugliese e docente di teologia pastorale alla locale Facoltà teologica[1]. Le traduzioni dei testi evangelici sono tratte dai volumi ABSI delle traduzioni ecumeniche commentate pubblicate tra il 2017 e il 2021 (per ogni informazione: info@absi.ch)

LE PRO-VOCAZIONI DI GESÙ

Dal vangelo secondo Luca (Lc 4,1-13)

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era condotto, nello Spirito, nel deserto 2tentato, per quaranta giorni, dal diavolo. E non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.

3Allora il diavolo gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». 4E Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’essere umano» (Dt 8,3).

5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra abitata, gli disse: 6Ti darò tutto questo potere e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai» (Dt 6,13-14).

9Allora lo condusse a Gerusalemme, e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, buttati giù da qui; 10sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano (Sal 91,11); 11e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra» (Sal 91,12). 12E rispondendo, Gesù gli disse: «È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo» (Dt 6,16). 13E, dopo aver esaurito ogni (specie di) tentazione, il diavolo si allontanò da lui, fino al tempo opportuno.

È lo Spirito che spinge Gesù nel deserto. È lo Spirito che decreta la fine del tempo preparatorio al «grande viaggio». È lo Spirito che provoca a non restare fermi e ad andare verso nuovi orizzonti per far conoscere l’amore di Dio.

È lo stesso Spirito che poi, in un giorno in cui farà sentire la sua voce roboante, spingerà fuori dal Cenacolo quegli uomini paurosi che si erano barricati dentro una stanza al piano superiore per paura di essere tacciati come poco di buono e che diventeranno, proprio per mezzo suo, annunciatori di «Vangelo», di quella bella notizia che sconvolgerà il mondo.

È nel deserto che il diavolo, essere subdolo e sadico che non aspetta altro se non di sghignazzare per le cadute repentine anche di chi appare forte come quercia incrollabile, prova a tentare Gesù. Ma è proprio nel deserto, luogo arido e pietroso, ma anche luogo di amore inaspettato, che Gesù ribalta le tentazioni in pro-vocazioni. Riesce non solo a respingere gli assalti, ma anche a indicare la strada per costruire il bene e uscire dall’inerzia che è il concime migliore per rendere fertile il campo del nemico.

Dalle tentazioni alle pro-vocazioni per diventare una Chiesa nuova. Quella non fatta di latta dove si sente il rumore per il vuoto che spesso la caratterizza, ma quella fatta di cuore dove il suo battito si sente dentro e rimbalza come un’eco verso l’infinito tanto da pro-vocare attenzione verso tutti.

Dalle tentazioni alle pro-vocazioni, per camminare in una vita nuova.  Una vita piena che non appartiene più alla «Chiesa di latta», ma alla «Chiesa che si fa amore e che genera amore». Una Chiesa che per amore varca anche i vuoti di tanti cuori di tanta gente svuotati dalla nostra società della globalizzazione dell’indifferenza che tra pandemia e guerra preferisce lasciarsi andare più che andare, preferisce armare più che amare, preferisce lasciare più che rinnovare e rinnovarsi.

Ecco perché siamo chiamati a passare dalle tentazioni alle pro-vocazioni.

Insomma …

Dai bisogni legati al semplice sfamarsi fino ad abbuffarsi, dalla ricerca a tutti costi della bellezza e dell’interesse egoistico, da quell’incentrare tutto su di sé, al diventareuna Chiesa che evangelizza; una Chiesa con il Vangelo che usa parole nuove e non si limita a ripetere le solite frasi stereotipate del semplice volersi bene. Non è la Chiesa dei parati e delle parate, ma quella che con la sua voce indica un percorso di pro-vocazione che le permette di passare  dall’abbuffarsi al dispiegarsi annunciando a tutti che Dio è amore.

Dalla logica del potere alla pro-vocazione del servizio.

Insomma passare dall’essere una Chiesa al centro del mondo al diventare una «Chiesa di periferia». Una Chiesa che serve e che non dimentica mai nessuno, perché nessuno è mai un errore.

Dalla logica dell’uso di Dio quando mi conviene all’amore di Dio … sempre! Insomma una Chiesa del sempre e per sempre che non ama solo quando tutto procede bene o quando si allea con i potenti e i forti. E’ la Chiesa diversa che incontra le famiglie, che propone percorsi di pace e che si lascia provocare proprio dai lontani.

Ecco le pro-vocazioni quaresimali.

Quelle della Chiesa della nuova evangelizzazione che con la Parola, con il suo essere periferia e con la sua attenzione ai lontani si spinge e ci spinge a costruire cristiani fedeli e credibili di amore.

Vai con il Vangelo verso il mondo. Questo non può e non deve restare uno slogan. Questa è una pro-vocazione quaresimale. È la Chiesa pro-vocata che diventa pro-vocante. È quella Chiesa che tanti aspettano e che molti vorrebbero. È la Chiesa dell’amore vero che costruisce la pace in ogni angolo del mondo e che non deve stancarsi mai di sentirsi pro-vocata dall’amore di Dio, né tanto meno di essere pro-vocante nell’amore per Dio.


[1] Tra le sue pubblicazioni: Dalle dis-missioni alla missione. Una Chiesa con il cuore di Tonino Bello,  Paoline, Milano 2019; La parrocchia secondo Evangelii gaudium, EMP, Padova 2021; Scegliere di rinnovarsi. Cammino di conversione per una Chiesa di «schiodanti», Paoline, Milano 2021

Antonio Ruccia

5 Marzo 2022 | 11:25
Tempo di lettura: ca. 4 min.
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