Ticino e Grigionitaliano

Festa all'Oratorio di S. Anna sopra Indemini

L’oratorio di Sant’Anna, chiamato anche Madonna del Monte, sopra Indemini, è un luogo dal passato memorabile per la regione: da lassù transita la mulattiera che fino al 1920 ha assicurato il passaggio delle persone e dei commerci con il Gambarogno e il Locarnese. A vegliare per secoli sul cammino dei viandanti è stato costruito, tra il 1300 e il 1400, un oratorio dedicato a Sant’Anna, usato come luogo di sosta spirituale, rifugio e protezione. Per questa ragione, la devozione a Sant’Anna, madre della Vergine Maria, è molto sentita nella zona. Domani la popolazione vi salirà per l’annuale festa (la Messa alle 11.15). Una giornata particolarmente attesa in questo 2022 dopo il vasto incendio doloso dovuto all’incuria di due turisti che ha colpito – a fine gennaio – la zona. Come i lettori ricordano i danni al bosco sono stati enormi e la paura per la gente e gli abitati tanta. «Le fiamme sono arrivate anche vicine all’oratorio senza però raggiungerlo» ci racconta Fausto Domenighetti, responsabile del rifugio di Sant’Anna, attiguo all’oratorio. Cosi, questa bella e secolare devozione, nel 2022 sarà rinnovata anche come occasione di ringraziamento da parte degli abitanti di Indemini. «Si è voluto infatti dedicare la festa di quest’anno ad un ringraziamento per lo scampato pericolo dell’incendio, arrivato vicino al paese», commenta Domenighetti che rassicura sulla percorribilità delle vie di accesso all’oratorio: «I sentieri da tutti gli accessi (vedi info a lato) ora sono stati sistemati e sono pienamente agibili».

Storia e restauro di Sant’Anna

L’oratorio si situa a quota 1340 mt nei pressi dell’alpe di Cedullo, ad un’ora buona di cammino da Indemini. L’edificio attuale è il risultato di successivi ampliamenti che hanno trasformato l’oratorio primitivo – che risale al XIV – XV secolo, – chiudendo di volta in volta l’atrio frontale e adattandolo a campata della chiesa. Durante gli anni dello spopolamento della valle, dopo il 1920, il passo ha perso d’interesse e la cappella e l’adiacente rifugio sono andati in degrado. Un gruppo di volontari particolarmente affezionati al villaggio d’Indemini, in stretta collaborazione con il Municipio e la Parrocchia, si è impegnato a favore della tutela di queste preziose testimonianze del passato con il restauro di questi luoghi e la successiva ripresa della festa. È il gruppo manifestazioni Indemini-Sant’Anna ad organizzare la tradizionale Sagra sul Colle di Sant’Anna, l’ultima domenica di luglio. Domani gli organizzatori festeggiano pure i 35 anni di attività. Chicca da non perdere se si sale a Sant’Anna è l’affresco restaurato della cappella avvenuto sotto la direzione dell’Ufficio cantonale Monumenti storici: una Madonna del latte di Antonio da Tradate (attivo tra il 1480 e il 1510 ca).

Per arrivare all’oratorio, a piedi o in elicottero

Per salire a piedi a Sant’Anna la via più breve e semplice è da Indemini, in 1h di cammino su comodo sentiero. Ma è possibile, domani, senza bisogno di prenotazione, salire e scendere in elicottero dalla piazza di volo sopra il villaggio di Indemini con partenza dalle 8.30 alle 11 e rientro alle 15.30. I prezzi del volo, per adulti e bambini dai tre anni, sono di 30 franchi (sola andata) e di 45 franchi (andata e ritorno) Informazioni: 079 409 80 24 o 091 795 12 22.

La croce sul Monte Gambarogno.

Per chi sceglie di partecipare alla festa facendo un’escursione più lunga ci sono invece diversi itinerari su sentieri T2 bianco/rossi. C’è un sentiero da Neggia che raggiunge il sentiero che da Indemini sale a S. Anna (2h ca.). Si può salire anche dai Monti di Gerra o di Vairano (1h 45 min.). Ricordiamo che la Messa è alle 11.15. Per chi ha tempo e vuole compiere un’escursione più lunga ad anello, si può partire dall’Alpe di Neggia (vi sono numerosi posteggi) e salire in un 1h 30 min circa di cammino sul Monte Gambarogno (1.734 m s.l.m.), per dirigersi quindi, dopo aver ammirato il magnifico panorama dalla croce, verso l’Alpe Cedullo e da lì si risale fino al passo di S. Anna (In totale 2h 30 min.). Il rientro avviene scendendo verso Indemini e poi al bivio per l’alpe di Neggia si prosegue su sentiero fino all’Alpe. Dopo la funzione delle 11.15 a Sant’Anna il programma prevede la tradizionale processione e il pranzo (distribuzione di polenta, spezzatino o formaggi cucinati sul posto),mentre nel primo pomeriggio verrà estratta una lotteria. Per chi vuole invece salire a Sant’Anna in un’altra occasione re[1]stano valide le indicazioni di questi sentieri. Si ricorda che il rifugio è aperto tutto l’anno e mette a disposizione 12 posti letto. Da Sant’Anna si può proseguire per salire sulle vette panoramiche del Paglione e del Covreto, quindi in Italia. Info rifugio: Fausto Domenighetti tel. 091 795 12 22 .

Cristina Vonzun

23 Luglio 2022 | 09:41
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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