Ticino e Grigionitaliano

Fattorini della provvidenza

In principio era un’ape: un curioso mezzo a tre ruote che sfrecciava per il Luganese. Le api sono fondamentali per l’ecosistema della natura. E oggi scopriamo anche che le api sono preziose per il tessuto sociale del nostro Cantone.

Ci sono api che senza ali e pungiglione sfrecciano per le strade, vie e piazze. Perché il loro intento è sia la rapidità di intervento ma anche la capienza. 

Si, proprio capienza. Perché queste api non sono piccole come gli insetti. Oggi sono 4 le api del cuore, mezzo ormai storico a tre ruote con un grande bagagliaio, e ben presto saranno cinque. E questi api non si occupano solo di miele. Ma anche di pasta, riso, salsa di pomodoro, biscotti, spazzolini e dentifrici…

Già perché le nostre api portano la spesa gratuita alle famiglie bisognose del Ticino. L’idea nasce da un bimbo in oratorio a Lugano, incuriosito dal mezzo, ha chiesto se non fosse possibile usarlo anche ora – come nel Dopoguerra – per portare qualcosa ai bisognosi. Da lì è iniziata un’esperienza che è stata accolta da diverse realtà. Poi nel 2019 nasce l’associazione «UN cuore a TRE ruote» per facilitare l’organizzazione e la gestione dell’esperienza dell’Ape del Cuore. Ora ce ne sono a Balerna, Lodrino, Lugano nord (Ceresio), Lugano centro (Oratorio), Lodrino e da poco anche l’ape «rossa» Vedeggio con sede a Gravesano.

Alessandra Gavazzi Mugnai e Maria Marmont sono le referenti e mettono cuore ed energie in questo progetto.

«Ci sono tante richieste di aiuto e vediamo quanto sia difficile chiedere aiuto, noi siamo vicini anche a chi ha bisogno di una mano per chiedere un sostegno. Ulteriormente l’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova molte famiglie che già vivevano in precarietà economica. Molte famiglie che seguiamo hanno ancora pendenti le richieste di assistenza e sono in un limbo in cui nessuno le aiuta».

Alessandra è stata per anni un medico e Maria è una infermiera in pensione.

Si sono conosciute per caso. O meglio il caso ha voluto che si conoscessero facendo la spesa per le famiglie bisognose rispondendo all’appello di don Emanuele Di Marco. Si sono ritrovate in auto insieme e li’ hanno scoperto anche una lontana parentela. Da quel giorno una serie di «coincidenze», le chiamerebbe qualcuno, o «una mano buona» la chiamerebbe qualcun altro, hanno fatto si che il progetto del cuore a tre ruote prendesse il volo e si estendesse in lungo e in largo per il Ticino.

«E’ un impegno intenso e per noi la motivazione è anche il contatto umano, ci accorgiamo di quanto sia necessario anche un sorriso, una presenza, un ascolto». Dice Maria.

«Quando torniamo a casa sappiamo che abbiamo ricevuto di più di quello che abbiamo dato. Ogni tanto riceviamo sul telefono messaggi di persone che ci ringraziano, ma noi siamo solo «fattorini della provvidenza», ci sono tantissime persone che riempiono di generi di prima necessità le api in giro per il cantone: loro sono da ringraziare». Dice Alessandra.

«Durante questo ultimo anno, a causa della pandemia, ci è mancato il contatto con le persone. Ci potevamo fermare davanti la porta».

Le persone bisognose vengono segnalate dai servizi sociali, dai parroci e anche dai sindaci.

Quindi non resta che cercare le api in giro per il cantone: quando l’ape è parcheggiata in qualche piazza o davanti a un negozio con il baule aperto ognuno può lasciare alimentari e casalinghi, sigillati, nuovi e preferibilmente a lunga scadenza che verranno consegnati alle famiglie entro poche ore. Tutte le informazioni si possono trovare su www.uncuoreatreruote.ch

Alessandra e Maria ci tengono a sottolineare:

«E’ un progetto nato da sé, e cresciuto rapidamente grazie alla generosità di molti e questo fa pensare a quanto bisogno ci sia, e quanto forse per distrazione o per le nostre vite frenetiche spesso non ce ne accorgiamo».

21 Maggio 2021 | 08:00
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