Papa e Vaticano

Dal Papa ennesimo appello per la pace e preghiere per la Cina

Gesù sa che da soli non siamo capaci di custodire la pace, e per questo ci dona la sua pace, che è lo Spirito Santo. Un dono cui dovrebbero affidarsi, ha detto Papa Francesco al Regina Coeli di domenica 22 maggio 2022, anche i governanti delle nazioni. E, nei saluti finali, Bergoglio manda un messaggio di vicinanza alla Chiesa in Cina, in vista della festa di Maria Aiuto dei Cristiani, venerata in particolare nel santuario di Sheshan. Un messaggio che indirettamente segnala una attenzione per le vicende della Chiesa in Cina toccata dal recente arresto del cardinale Zen, arcivescovo emerito di Hong Kong, ora liberato su cauzione e in attesa di giudizio. Non solo. Il Papa ha salutato anche i manifestanti di «Scegliamo la vita», ribadendo che la vita è «un dono di Dio». 

«Martedì prossimo – ha detto  Francesco al termine dell’Angeus – ricorre la memoria della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani», particolarmente sentita dai cinesi, che la venerano in particolare nel santuario di Sheshan. Il Papa ha rinnovato a sua vicinanza spirituale alla Chiesa in Cina, ha detto di seguire «la vita e le vicende dei pastori spesso complesse, e prego per loro», e ha auspicato che la Chiesa di Cina arrivi ad una comunione effettiva con la Chiesa universale ed esercitare la sua missione di annuncio del Vangelo a tutti, offrendo così un contributo al progresso materiale della società».

Forte anche il messaggio per la Manifestazione Scegliamo la Vita. «Oggi – ha affermatoa Francesco – siamo sempre più portati a pensare che la vita sia un bene a nostra totale disposizione, che possiamo manipolare a nostro piacimento, come esito esclusivo di una scelta individuale. La vita è un dono di Dio, sempre sacra e inviolabile, e non possiamo far tacere la voce della coscienza«.

Caldissima giornata di fine maggio, con sole a picco su Piazza San Pietro. Il Papa aveva precedentemente  commenta, come di consueto, il Vangelo del giorno prima della preghiera del Regina Coeli, che durante il periodo pasquale sostituisce l’Angelus. E il brano del Vangelo è di Gesù che si congeda dai discepoli dicendo che lascia loro la pace e dà loro la sua pace. Parole «di affetto e serenità», sottolinea Francesco, in un momento «tutt’altro che sereno», perché Giuda è già uscito per tradirlo, Pietro sta per rinnegarlo, gli altri per abbandonarlo. Eppure Gesù, «anziché mostrare agitazione, rimane gentile fino alla fine».

Un atteggiamento a cui a cui tutti sono chiamati a guardare, in particolare i responsabili delle nazioni

22 Maggio 2022 | 14:27
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