Ticino e Grigionitaliano

Dal campo estivo in Angola un'esperienza di «ardente luminosità»

La Conferenza Missionaria della Svizzera Italiana (CMSI) ha organizzato due campi estivi: uno in Guinea Conakry e l’altro in Angola. Quest’ultimo si è svolto a M’banza Kongo, dal 23 luglio al 15 agosto 2023. Setti i partecipanti tutti ticinesi. Abbiamo chiesto ad una di loro, Elisa, di raccontarci questa straordinaria esperienza.

Le suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato – ci dice Elisa – ci hanno aperto la loro casa, aiutandoci a gestire quanto ci ha travolti come un turbine di frustrazione, amore e Bellezza: a volte non si può fare l’ideale, ma ci si impegna per realizzare il possibile. Abbiamo lavorato al Centro Frei Giorgio Zulianello, gestito dai frati cappuccini, che accoglie al momento 96 bambini e ragazzi di strada, dagli 0 ai 18 anni, ripudiati dalle loro famiglie con l’accusa di stregoneria o salvati dal traffico di organi. Ci siamo occupati dell’animazione, sotto forma di colonia, durante le loro vacanze scolastiche.

Papa Francesco a Lisbona ha detto di «Brillare, ascoltare e non temere». Guardando questi bambini e ragazzi e lasciandoci trapassare dai loro sguardi intensi, ci siamo accorti che lì, tra i più vulnerabili, questo invito è già stato accolto, accettato e messo in pratica ben prima di essere annunciato. Abbiamo incontrato sguardi luminosi, occhi attenti, amore per la Vita e desiderio di costruire un futuro che li veda protagonisti e non semplici comparse. Quei bambini e quei ragazzi ci hanno ricordato che è bello essere presi per mano da un amico, lasciare che la sua testa si appoggi sulle nostre spalle o sulle nostre gambe, senza sentirci in imbarazzo; e che è altrettanto straordinario occuparsi di chi non riesce a rispettare le regole e le dinamiche di un gruppo, presentandosi come un ingestibile guastafeste, che però ha la schiena ricoperta di cicatrici.

Sono state settimane intense, colme di sentimenti forti, accompagnate da lacrime, ma anche da moltissime risate, circondate da colori caldi, avvolte da sapori e odori sconosciuti. Il mattino era dedicato alla riflessione, il pomeriggio ad attività ludiche e più leggere: chi ha lavorato con i più giovani ha cercato di aiutarli a osservare la vita attraverso giochi e bricolage; i più grandi, invece, tra un turno di lavoro e l’altro – il Centro funziona perché ognuno dà il suo contributo: c’è chi lava i panni, chi spacca la legna, chi accudisce i più piccoli e così via -, ci hanno aperto il cuore, raccontandoci le loro storie, mettendole in scena e condividendo con noi timori e sogni.

Nonostante siano stati ripudiati dalle loro famiglie, il loro desiderio più grande è incontrare i genitori e perdonarli. Davanti ai nostri occhi stralunati, ci siamo sentiti dire: «Non si ripaga il male con il male». Ci siamo imbattuti in una Fede certa, proclamata a viva voce: quando abbiamo chiesto loro di indicarci chi, lungo il cammino della vita, percepiscono come accompagnatori costanti e fedeli, il primo nome è sempre stato «Dio».

Davanti a tutta questa Bellezza si rimane muti, a causa di quell’ineffabilità che è solo consapevolezza di avere di fronte Qualcosa di grande.

| © cmsi
22 Agosto 2023 | 10:03
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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