Consiglio Ue. Giuristi sull'immigrazione: sistema diritti umani sotto attacco

«Nel territorio dell’Ue coloro che vengono salvati, a norma del diritto internazionale, dovrebbero essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in Centri sorvegliati, istituiti negli Stati membri, unicamente su base volontaria». La citazione proviene dal documento conclusivo della Riunione del Consiglio europeo svoltasi ieri a Bruxelles. L’accordo tra i 28 Paesi dell’Unione sulla gestione del salvataggio dei migranti – questione sollevata dalla vicenda della nave Aquarius – raggiunto dopo una elaborata mediazione è stato definito positivamente dal premier italiano Conte, secondo il quale ora «l’Italia non è più sola in Ue» mentre «da questo Consiglio europeo esce un’Europa più responsabile e più solidale’.

Centri chiusi e solidarietà solo volontaria

Preoccupato sugli esiti del Consiglio europeo è invece Lorenzo Trucco, avvocato, presidente dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione. «Ci sembra che il sistema dei diritti umani, che è forse l’unica vera ricchezza europea, sia in questo periodo sotto un attacco formidabile. E purtroppo, anche se il mio è un giudizio parziale, mi sembra che le conclusioni d questo Consiglio europeo proseguano l’erosione di questo sistema». «Si annuncia l’istituzione di Centri chiusi – prosegue Trucco – quindi sostanzialmente degli hot-spot, mentre la redistribuzione dei migranti avverrebbe su base volontaria. Perciò, in realtà la Convenzione di Dublino non viene toccata e si apre sulla possibilità di solidarietà su base volontaria, lasciando tutto indeterminato».

Situazione indeterminata sul fronte legislativo

«L’elemento che crea più preoccupazione – prosegue il presidente dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – è però l’accento che viene posto sulla questione dei Centri chiusi in cui dovrebbero essere trattenute le persone, in attesa di richiedere e ottenere la protezione internazionale in quella sede. E’ tutto ciò resta ovviamente ancora da determinare dal punto di vista legislativo».

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29 Giugno 2018 | 17:46
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accordo (15), dublino (13), hotspot (2), migranti (422), ue (6)
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