Nella foto, da sinistra, Alba Ferriroli D’Amario, Silvia Guggiari, Martin Wey, don Giordano Piccinotti, Cristina Vonzun
Ticino e Grigionitaliano

Consegnato il premio «buone notizie»: l'opera dei salesiani in Ucraina ha toccato i cuori del pubblico ticinese

È stato consegnato questo pomeriggio da Martin Wey, sottosegretario della Conferenza dei vescovi svizzeri, il premio Good News 2022. Si tratta – lo ricordiamo- di un’iniziativa voluta dalla Chiesa cattolica in Svizzera in occasione della domenica dei media 2022 (28-29 maggio 2022) per sensibilizzare ad una buona comunicazione. Il premio di 1000 franchi viene conferito ogni anno ad una realtà rappresentata in uno dei servizi giornalistici selezionati dalla nostra redazione e votati dal pubblico. Fra i tre servizi giornalistici in concorso la maggioranza del pubblico ha votato l’intervista della collega Silvia Guggiari, pubblicata su Catholica del 28 marzo relativa al lavoro dei salesiani in Ucraina: La rete solidale dei salesiani accudisce orfani e profughi (catt.ch). Il premio è stato consegnato a don Giordano Piccinotti, salesiano a Lugano e Presidente della Fondazione Opera don Bosco. La signora Alba Ferriroli D’Amario è stata tra le 250 persone che hanno espresso il voto: lei, grazie all’estrazione a sorte, si è aggiudicata un tablet, il premio attribuito ogni anno ad una persona del pubblico che esprime la sua preferenza partecipando al concorso. Gli altri servizi in concorso erano un reportage televisivo sull’Associazione ticinese «Sì alla vita» e un servizio radiofonico dedicato alla rete Laudato si’ e al Festival della dottrina sociale.

La testimonianza di don Giordano, rientrato da poco in Ticino dall’Ucraina

Anche in questa occasione don Giordano Piccinotti ha raccontato della difficile e drammatica situazione in Ucraina, che peggiora di giorno in giorno. A preoccupare è soprattutto la condizione dei bambini orfani di guerra e dei molti anziani rimasti isolati nelle loro case. I salesiani che accoglieranno, fin che potranno, i bambini rimasti senza genitori, si muovono di villaggio in villaggio anche per portare aiuto agli anziani. A preoccupare è la situazione psicologica della popolazione, che da mesi vive sotto le bombe. I salesiani stanno cercando di implementare un accompagnamento psicologico-psichiatrico, in particolare a Kiev.  Perché le bombe continuano a cadere e le persone a morire, anche se oggi questo fa meno notizia e la condizione degli ucraini è allo stremo: un quadro drammatico che don Giordano ha potuto vedere di persona. La grande solidarietà dimostrata anche in Ticino verso il popolo ucraino non deve quindi venir meno.

Il racconto di don Giordano Piccinotti ha colpito i presenti alla consegna del premio e anche Alba Ferriroli D’Amario, la signora che ha ricevuto il riconoscimento come votante. Alba Ferriroli D’Amario, in particolare, ha sottolineato l’importanza di scoprire cosa c’è «dietro alle quinte» delle notizie e dei loro protagonisti. Entrare in relazione con il pubblico e avere uno scambio è molto importante per chi lavora nei media. Il concorso Buone notizie è un’opportunità in questo senso. Ed inoltre premiare servizi che ruotano attorno a realtà impegnate nella solidarietà significa scegliere di diffondere il bene. È ciò che ha sottolineato Cristina Vonzun, direttrice di ComEc.

Un invito a continuare a raccontare storie che toccano i cuori è arrivato anche da parte di Martin Wey, che ha sottolineato l’importante ruolo della Chiesa anche in questo campo.

Proprio oggi, in merito alla guerra in Ucraina, Vatican News ha reso pubblico uno stralcio di una conversazione che Papa Francesco ha avuto con i direttori delle riviste dei Gesuiti in cui afferma «vorrei che le vostre riviste facessero capire il dramma umano della guerra«.

Nella foto, da sinistra, Alba Ferriroli D’Amario, Silvia Guggiari, Martin Wey, don Giordano Piccinotti, Cristina Vonzun | © catt.ch
14 Giugno 2022 | 17:42
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