Ticino e Grigionitaliano

Celebrazione ecumenica al Festival del film di Locarno

Torna domenica 7 agosto la celebrazione ecumenica nell’ambito del 75.o Festival del film di Locarno, che si è aperto ieri con la cerimonia ufficiale. Un incontro plurilingue di preghiera, di musica e di riflessione destinato non solo ai festivalieri, ma aperto a tutti.

Come di consueto, l’appuntamento è per le ore 11.15 nella chiesa di Santa Maria Assunta (la cosiddetta «chiesa nuova»), in via Cittadella a Locarno.  Lo organizza  la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Canton Ticino, in collaborazione con la parrocchia cattolica e la Chiesa evangelica riformata di Locarno e dintorni e gli organismi preposti al cinema delle Chiese cattolica ed evangelica in Svizzera.

Proposta dall’allora Commissione ecumenica di dialogo del Canton Ticino e accolta con grande interesse dal presidente del Festival Raimondo Rezzonico, la celebrazione si svolse per la prima volta il 5 agosto 1990 nella chiesa parrocchiale di Muralto, alla presenza dell’allora presidente della Confederazione Arnold Koller.  Per diversi anni, la partecipazione di un consigliere federale a questo culto è stata una costante: ricordiamo in particolare quelle di Ruth Dreifuss, la quale, durante tutto il periodo che l’ha vista in governo (dal 1993 al 2002), non è mai mancata una volta a questo appuntamento, e anche di Flavio Cotti. L’8 agosto 1999, in occasione del suo decimo anniversario, la celebrazione venne trasmessa in diretta dalla Televisione della Svizzera italiana dalla Sopracenerina.

All’incontro ecumenico del 7  agosto saranno rappresentate le diverse  Chiese cristiane presenti in Ticino. Terrà la meditazione la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera. Al termine verrà presentata la giuria ecumenica, formata quest’anno dalla francese Anne Dagallier, dalla tedesca Linde Fröhlich, dal ceco Lukas Jirsa e dalla svizzera Anne-Béatrice Schwab. La giuria ecumenica assegna dal 1973 un premio ai registi che, con il loro talento artistico, riescono a sensibilizzare spettatori e spettatrici su valori religiosi, umani o sociali, sulla giustizia, la pace, il rispetto e gli aspetti  spirituali. Il premio, messo a disposizione dalle Chiese cattolica romana ed evangelica riformata della Svizzera, è dotato di 20 mila franchi e garantisce  la distribuzione in Svizzera del film premiato.

di Gino Driussi

| © pixabay.com
4 Agosto 2022 | 06:02
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!