Ticino e Grigionitaliano

Capriasca: la ricca esposizione di presepi della signora Filomena Agosta

Compie 800 anni il presepe nato dalla mente di Francesco d’Assisi che lo allestì per la prima volta a Greccio nel 1223. Filomena Agosta, per questo anniversario, ha aperto la sua esposizione con un presepe che rappresenta quel antica – e diventata nel tempo tanto popolare – rappresentazione della natività.

La mostra è aperta da mercoledì a sabato, dalle 14 alle 19, in via Battaglini 13 a Capriasca, fino al 13 gennaio. I visitatori potranno acquistare un presepe tra i molti esposti o fare delle donazioni. Il ricavato andrà interamente in beneficenza all’associazione «SwissAbility» e al «Baby Hospital» di Betlemme.

Il 2021 iniziò in maniera drammatica, con la morte per Covid di Giovanni, il suo fratello 82enne. Filomena Agosta, 81 anni, storica catechista di Tesserete (Capriasca) è riuscita ad elaborare quel lutto in modo sorprendente. Non è da tutti riuscire ad estrarre da avvenimenti dolorosi elementi per riaffermare, e riproporre a tutti, la positività e la bellezza della vita. Ma Filli, così è chiamata affettuosamente dagli amici, grazie alla comune passione con il fratello per i presepi, ci è riuscita creando a casa sua – in via Battaglini 13 a Tesserete – un’esposizione di presepi con ben 150 esemplari di varie dimensioni e stili, alcuni costruiti interamente da lei. C’è il presepe realizzato con le pannocchie, quello con la cera, quello con le conchiglie. Quello fatto dai carcerati. «Tanti di questi presepi erano a casa di mio fratello. Altri li avevo io. Altri ancora me li hanno dati gli abitanti della Capriasca quando hanno saputo del mio progetto», ci racconta Filomena. 

Una passione che l’anno scorso l’ha portata alla realizzazione nella chiesa parrocchiale di Tesserete un presepe particolare realizzato mediante un percorso di rappresentazioni sacre raffiguranti varie tappe della vita di Gesù. «E’ stata un’avventura affasciniate», ci dice entusiasta Filomena. «Il percorso iniziava con la profezia di Isaia che preannunciava la venuta di Cristo. Poi l’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria; la visita alla cugina Elisabetta; il viaggio con Giuseppe verso Betlemme,…  fino alla nascita di Gesù. Anzi no, sono andata avanti con la strage degli innocenti…»

L’anniversario di Greccio è stata l’occasione per cimentarsi in una nuova sfida: «Il nuovo presepe che ho realizzato – prosegue Filomena – raffigura la scena della Natività presso la Porziuncola di Assisi. Di fianco è presente un casolare che rappresenta il Sacro Tugurio, ovvero il luogo dove San Francesco alloggiava con i suoi frati. Nel presepe vediamo San Francesco che culla Gesù e i frati intenti a venerare il Bambino».

E’ necessario meditare un po’ in silenzio davanti al presepe. E’ bello ammirare le varie tecniche di realizzazione ma queste sono solo espressioni creative. Il vero senso del presepe sta tutto in quel Neonato che sorride dalla culla. »Alla scuola di San Francesco d’Assisi – ci ricorda papa Francesco –  possiamo diventare un po’ bambini rimanendo a contemplare la scena della Natività. Questo farà rinascere in noi la tenerezza. E oggi abbiamo tanto bisogno di tenerezza, tanto bisogno di carezze umane, davanti a tante miserie!»

Federico Anzini

| © catt.ch
12 Dicembre 2023 | 11:28
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