Bruce Springsteen: «Se sei cattolico lo resti per sempre»

Bruce Springsteen, «The Boss» è tornato in questi giorni su quella fede cattolica e su quei temi legati al cattolicesimo sociale che si ritrovano in diverse sue canzoni. Ne ha parlato, nel suo show «Springsteen on Broadway» ai 2018 Tony Awards il 10 giugno. La rockstar si è seduta al piano e ha ricordato la comunità cattolica in cui è cresciuto prima di scivolare nel suo classico My Hometown.

«Sono cresciuto a Randolph Street con mia sorella Virginia, di un anno più giovane di me, i miei genitori Adele e Douglas, i miei nonni, Fred ed Alice, e il mio cane Sal» – ha raccontato The Boss al pubblico. «Vivevamo a pochi passi dalla chiesa cattolica, dalla rettoria del sacerdote, dal convento di suore e dalla scuola elementare Santa Rosa da Lima. Tutto a pochi passi, oltre un prato di erba incolta. Sono cresciuto letteralmente circondato da Dio. Da Dio e da tutti i miei parenti. Avevamo cugini, zie, zii, nonne, nonni, bisnonne, bisnonni, tutti in cinque case in due vie adiacenti. Quando le campane della chiesa suonavano, tutto il clan si riversava in strada per guardare ogni matrimonio e ogni funerale come un evento di Stato nel quartiere». 

Il cantante ha proseguito ricordando gli aspetti della vita nella Freehold (New Jersey) di metà del XX secolo, per poi entrare in materia, con la sua My Hometown. Per lui che in altre occasione si è definito «un cattolico in fuga» aggiungendo «Se sei cattolico lo resti per sempre. E non potrebbe essere altrimenti, se fin da bambino sei abituato ad ascoltare preghiere. E poi, nei miei brani, c’è tanta Bibbia, tanto Vecchio Testamento» (intervista a famiglia cristiana del 22.5.2013). E di Bibbia infatti il Boss ne cita tanta nei suoi brani. Uno tra tutti: «Ridarà la vista ai ciechi, resusciterà i morti, guarirà i malati»; «Venite uomini di Gedeone, venite uomini di Saulo, venite figli di Abramo, noi che aspettiamo fuori dalle mura del paradiso»; «La sua grazia non fallisce»; «Insieme cammineremo nella terra di Canaan» come -ad esempio-  nel brano Heaven’s Wall, dove, in un levarsi di braccia verso il cielo, i riferimenti alle sacre scritture sono evidenti nei versi sopra riportati e in quelli che evocano Giona nel ventre della balena e la samaritana al pozzo di Sicàr.

Ma anche in altri brani il Boss si affida a un contesto religioso non meno evidente. Come in Hunter of Invisible Game, dove invita a pregare per se stessi, perché non si «cada quando l’ora della salvezza arriverà per tutti noi»; o in This is Your Sword, dove, dopo aver parlato di «un mondo pieno della bellezza dell’opera di Dio» minacciato dalle tenebre, invita a non cedere: «Ora questa è la tua spada, questo il tuo scudo / questo è il potere dell’amore rivelato / Portalo ovunque vai / e dà tutto l’amore che hai nella tua anima».

(agenzie/red)

19 Giugno 2018 | 06:20
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