Fra Martino Dotta nel cantiere della Masseria di Cornaredo
Ticino e Grigionitaliano

Fra Martino illustra in anteprima la Masseria di Cornaredo che apre i battenti domani, 4 ottobre: «l'ospite al centro»

di Laura Quadri 

«Chiudiamo la fase edile, entriamo nel vivo dell’animazione». È con entusiasmo che fra Martino Dotta, Direttore della Fondazione Francesco, ci racconta di queste ultime giornate di lavoro presso la Masseria di Cornaredo a Lugano. Ai primi di ottobre vi sarà trasferito definitivamente, dopo la ristrutturazione cominciata nel 2021, il Centro sociale Bethlehem, gestito dalla Fondazione. Ad accogliere i futuri ospiti della mensa – nell’edificio rimesso a nuovo in collaborazione con il Rotary Club Lugano-Lago e il sostegno della Città di Lugano – un’offerta, rispetto al presente, ancora più ampia: «Assieme alla sala da pranzo, la mensa comprenderà un angolo relax e svago, i servizi igienici con doccia e una lavanderia a disposizione dell’utenza. Un’équipe più ampia di operatori sociali e volontari garantirà l’apertura sin dal mattino, dalle 8.30, per la colazione. Seguiranno il pranzo, sempre nella duplice modalità, in presenza o da asporto, e – quale novità –la cena, per un’apertura complessiva di 12 ore giornaliere, rispetto alle 7 attuali. Durante il giorno, in particolare al pomeriggio, contiamo inoltre di poter offrire diverse occasioni d’incontro, coinvolgendo nella loro animazione, con il tempo, anche gruppi esterni, quali associazioni varie e pure parrocchie». Alcune di esse, sottolinea, assieme a qualche istituto scolastico, hanno già chiesto di poter visitare la struttura, per poterla conoscere più da vicino. Un incoraggiamento in attesa che prenda avvio la seconda parte del progetto: l’apertura, a gennaio 2024, della locanda con alloggio, che sarà affidata in gestione alla società «La Masseria di Cornaredo SA», con cui la Fondazione Francesco ha firmato di recente anche «una convenzione di collaborazione per definire gli aspetti dell’attività che vorremmo portare avanti assieme. Fondazione e Società non saranno dunque due entità separate: collaboreranno per rendere viva la Masseria, ognuna secondo le proprie peculiarità, a favore della collettività nel suo insieme. La Società gestirà anche la Sala multiuso, aperta ad attività culturali esterne». Il progetto di riutilizzo della Masseria della solidarietà prevede inoltre l’apertura al pubblico dello spazio verde, che permetterà di allestire e organizzare attività a contatto con la natura.

Gli ospiti sono al centro della giornata

Al centro della giornata, sottolinea fra Dotta, rimarrà il contatto con gli ospiti, ai quali sarà data «la possibilità rafforzata di colloqui individuali: momenti di confronto e magari di conforto, che potranno servire a offrire loro una prima consulenza e a indirizzarli eventualmente verso i servizi pubblici o privati competenti. Vorremmo infatti promuovere presso la Masseria punti di ascolto all’interno di una rete di collaborazioni ancora più vasta, a favore della popolazione. L’attenzione non sarà unicamente rivolta a persone in difficoltà, ma anche a coloro che vivono situazioni di solitudine e sono alla ricerca di uno spazio di condivisione e socializzazione. Verranno inoltre coinvolte persone iscritte in programmi di reinserimento professionale. La Masseria sarà una proposta innovativa – ce lo auguriamo – di ristoro, condivisione e inclusione sociale, un modello alternativo sul piano culturale e pure spirituale in una società in cui i legami sono sempre più sfilacciati», conclude fra Martino. Il finanziamento della ristrutturazione è stato reso possibile dal generoso sostegno di numerosi donatori, istituzionali o privati.

Per chiedere ulteriori informazioni, sin da ora: cb@fondazionefrancesco.ch.

Guarda anche la puntata di Strada Regina del 30.9.2023 dedicata a fra Martino e alla ricostruzione della Masseria di Cornaredo

Fra Martino Dotta nel cantiere della Masseria di Cornaredo | © catt.ch
3 Ottobre 2023 | 14:00
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