«»‹Adesione dei riformati alla Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione Insieme al servizio dell’uomo

2017-07-04 L’Osservatore Romano
Domani a Wittenberg, nella città dove ebbe origine la Riforma nel 1517, quando Lutero presentò le celebri 95 tesi contro le indulgenze, la Comunione mondiale di Chiese riformate si unirà al consenso ecumenico già raggiunto tra cattolici, luterani e metodisti sulla dottrina della giustificazione.

La dottrina della giustificazione per grazia attraverso la fede è al centro del Vangelo. L’intesa sull’interpretazione di come la salvezza portata da Cristo operi realmente nel peccatore è di estrema importanza per i progressi ecumenici. Le Chiese riformate affermeranno ora che il consenso sulle verità fondamentali della dottrina della giustificazione è conforme alla dottrina riformata. Pertanto, una delle questioni cruciali che avevano acceso il dissenso tra i riformatori e le autorità della Chiesa cattolica nel xvi secolo è stata disinnescata e risolta e questo permette di progredire verso una maggiore comunione spirituale ed ecclesiale tra protestanti e cattolici.
Nel corso di una liturgia ecumenica, i responsabili della Comunione mondiale di Chiese riformate aderiranno ufficialmente alla Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, alla presenza dei delegati delle Chiese luterana, metodista e cattolica. Il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani sarà rappresentato dal segretario, monsignor Brian Farrell, e dal reverendo Avelino González, officiale della Sezione occidentale del dicastero. Questo evento sarà un’altra importante pietra miliare sul cammino verso l’unità visibile dei cristiani: non ancora la meta, ma una fase significativa del viaggio comune. In merito al consenso ecumenico su questa fondamentale dottrina, le Chiese riformate sottolineano la particolare rilevanza del rapporto tra la giustificazione e l’impegno a favore della giustizia nel mondo. La grazia comporta ed esige «opere buone» nella costruzione del Regno di Dio, che è un regno di giustizia, di pace e di riconciliazione. La giustificazione conduce alla solidarietà con le vittime dell’emarginazione sociale e all’opposizione nei confronti di sistemi di ingiustizia sociale ed economica.Nel comprendere in maniera comune questo imperativo cristiano, cattolici, luterani, metodisti e riformati possono trovare modalità più ampie e più intense di collaborazione al servizio dell’umanità sofferente. In questo senso, i progressi ecumenici nel dialogo non sono meramente uno sforzo accademico di esperti nel settore, ma hanno un impatto positivo e concreto sul modo in cui i cristiani di confessioni diverse vivono e lavorano insieme in maniera solidale e offrono una testimonianza comune del Vangelo nella società odierna.

5 Luglio 2017 | 18:05
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