Cristina Vonzun

21 maggio: la Chiesa celebra la Domenica dei media. La sfida di «comunicare con il cuore»

di Cristina Vonzun

Qual è il rapporto che abbiamo con i media? Qualcuno mi diceva che nei mezzi di comunicazione si dovrebbero trovare ambiti di distrazione dove ricaricarsi grazie al mondo delle emozioni. In generale, sono le TV OnDemand e i social network a rispondere a questa necessità. Il Papa per la 57esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che la Chiesa celebra il 20 e 21 maggio 2023 (qui il dossier) ci propone un messaggio dal titolo: Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità» (Ef 4,15). Se è vero che tra TV OnDemand e piattaforme sociali cerchiamo emozioni, quali di queste aiutano a vivere? Francesco, tra le righe della sua lunga riflessione, attinge alla letteratura e cita la pagina memorabile del cap. XXI dei Promessi Sposi in cui Lucia Mondella parla con il cuore all’Innominato sino a che questi, disarmato e tormentato da una benefica crisi interiore, cede alla forza gentile dell’amore. Spesso nella nostra ricerca di emozioni c’è una risposta al bisogno di ritrovare il «linguaggio del cuore» con le sue intramontabili «ragioni» direbbe il filosofo Pascal, perché – gli farebbe eco il Piccolo Principe – «bisogna cercare con il cuore».

Ma cos’è il cuore? Ad esempio, è il luogo dell’empatia, dell’entrare nella pelle altrui come se fosse la propria. Tornando allora al messaggio del Papa, c’è posto per il cuore nella comunicazione di oggi? Non potrebbe essere utile questo «cuore» a spezzare il circolo chiuso del cinismo che purtroppo sembra dominare? Il cuore – a dire il vero – ci vorrebbe anche quando si sta sui social, dove la polarizzazione è facile e alimentata dalla stessa impostazione degli algoritmi che gestiscono queste reti. La sfida, allora potrebbe essere quella suggerita da Francesco, cioè di uscire dalla logica della comunicazione polarizzata, cinica, dai toni belligeranti, per vedere dietro ad ogni notizia, ma anche ad ogni post, like o commento social, persone, storie, volti come me, come te. Questo cuore serve a vivere quella comunicazione in cui tutti siamo immersi, fissando le nostre emozioni in qualcosa di concreto: la cordialità verso gli altri, la simpatia, il rispetto, la «verità nella carità». Se è vero che cerchiamo nei media delle emozioni che ci distraggano dal periplo quotidiano, perché non facciamo che siano costruttive, cioè siano un comunicare con il cuore?

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19 Maggio 2023 | 12:40
Tempo di lettura: ca. 1 min.
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