Rita Famos.
Svizzera

Rita Famos prima donna presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera

Rita Famos è la nuova presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera. L’ha eletta, lo scorso 2 novembre, il Sinodo, svoltosi online a causa delle misure anti-Covid, con 47 voti su 78, contro 25 andati a un’altra donna, Isabelle Graesslé, presentata dalla Chiesa vodese.

Rita Famos, pastora zurighese cresciuta nel Canton Berna, rimarrà in carica per il periodo 2021-2022, ma potrà ricandidarsi, alla scadenza del mandato, per un altro quadriennio. Da notare che si era già presentata in occasione delle elezioni del 2018, ma fu battuta da Gottfried Locher.
54 anni, sposata con il giurista, teologo e professore universitario Cla Reto e madre di due figli, è la prima donna ad accedere alla più alta carica della Chiesa evangelica in Svizzera. Dal 2013 a oggi, la nuova presidente della CERS ha diretto il dipartimento che coordina la cura pastorale nella Chiesa riformata cantonale di Zurigo. Per un biennio, nel 2013-2014, è stata anche presidente della Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera. In questa veste aveva presieduto, il 21 aprile 2014 a Riva San Vitale, la celebrazione che estendeva il riconoscimento del battesimo a diverse Chiese appartenenti a quell’organismo.
La Chiesa evangelica riformata in Svizzera (questa la sua nuova denominazione dallo scorso 1° gennaio) è stata presieduta, fino allo scorso maggio, dal pastore Locher, il quale si è dimesso – dopo essere stato in carica per più di 9 anni – in seguito ad accuse di molestie da parte di alcune collaboratrici e alla rivelazione di una sua relazione con una pastora che faceva parte anche lei dell’esecutivo della CERS. Il caso non è ancora chiuso ed è oggetto di un’inchiesta i cui risultati dovrebbero essere resi noti nei prossimi mesi. Compito di Rita Famos sarà anche quello di risollevare dalla crisi una Chiesa la cui credibilità è stata fortemente scossa da questi fatti.

Le relazioni con la Chiesa cattolica

In un’intervista rilasciata prima della sua elezione al portale cattolico d’informazione kath.ch, Rita Famos si è così espressa su papa Francesco: «All’inizio ero alquanto euforica ed entusiasta per la ventata di aria fresca da lui portata. Ma poi, come molti, ho sviluppato una certa disillusione. Sono delusa, per esempio, perché non sono stati compiuti progressi sulla questione delle donne o del ruolo dei laici. La sua teologia si sta rivelando conservatrice».
La nuova presidente avrà come «alter ego», nella Chiesa cattolica, il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri mons. Felix Gmür, vescovo di Basilea. Come vede la collaborazione con lui? «È simpatico. Ha frequentato lo stesso liceo di mio marito, il
liceo cantonale Alpenquai di Lucerna. Siamo della stessa generazione e ciò facilita molte cose. Apprezzo la sua schiettezza, per esempio sulla questione delle donne, o il fatto che trovi il documento vaticano dello scorso luglio sulla conversione pastorale della comunità parrocchiale troppo clericale. Potrò sicuramente condurre un buon dialogo ecumenico con lui».

Gino Driussi

Rita Famos.
4 Novembre 2020 | 09:46
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