Cristina Vonzun

La fobia dei poveri

Mi ha colpito in tweet che ho visto sfilare oggi. Vi si riporta un’affermazione di Francesco tratta dal messaggio per la Giornata mondiale dei poveri: c’è fobia dei poveri. Credo che questo sia vero ma mi permetto di estendere il concetto: c’è fobia dei malati, c’è fobia delle situazioni difficili, c’è fobia relazionale con le persone che sono in difficoltà o che si pensa che lo siano. Non faccio mistero che questa fobia me la raccontano spesso persone che hanno avuto un lutto in famiglia, oppure chi ha perso il lavoro e sta affrontando una situazione difficile, o chi viene abbandonato da un coniuge, per non parlare della fobia davanti alla morte. Siamo una società fobica verso ciò che è debolezza, perché siamo educati ad un contesto dove conta solo la vittoria, il successo, l’essere persone che stanno sul palcoscenico della storia, locale o mondiale che sia. È la società dello scarto di cui parla il Papa. Lo scarto fobico è subdolo, perché non genera solo categorie sociali messe da parte a livello globale ma si insinua anche nel micro, nel piccolo, nei rapporti interpersonali. Sì, la fobia dei poveri esiste e quando entri tra i poveri, mi hanno raccontato persone a cui è successo, la tocchi con mano.

15 Giugno 2018 | 13:41
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fobia (1), povertà (88)
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