La fobia dei poveri

Mi ha colpito in tweet che ho visto sfilare oggi. Vi si riporta un’affermazione di Francesco tratta dal messaggio per la Giornata mondiale dei poveri: c’è fobia dei poveri. Credo che questo sia vero ma mi permetto di estendere il concetto: c’è fobia dei malati, c’è fobia delle situazioni difficili, c’è fobia relazionale con le persone che sono in difficoltà o che si pensa che lo siano. Non faccio mistero che questa fobia me la raccontano spesso persone che hanno avuto un lutto in famiglia, oppure chi ha perso il lavoro e sta affrontando una situazione difficile, o chi viene abbandonato da un coniuge, per non parlare della fobia davanti alla morte. Siamo una società fobica verso ciò che è debolezza, perché siamo educati ad un contesto dove conta solo la vittoria, il successo, l’essere persone che stanno sul palcoscenico della storia, locale o mondiale che sia. È la società dello scarto di cui parla il Papa. Lo scarto fobico è subdolo, perché non genera solo categorie sociali messe da parte a livello globale ma si insinua anche nel micro, nel piccolo, nei rapporti interpersonali. Sì, la fobia dei poveri esiste e quando entri tra i poveri, mi hanno raccontato persone a cui è successo, la tocchi con mano.

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/blogsi/la-fobia-dei-poveri/