Chiesa

Amoris laetitia, i vescovi polacchi cercano la sintonia con Francesco

Dopo un lungo lavoro di redazione è stato pubblicato la mattina di domenica 10 giugno il documento dell’episcopato polacco con le «Indicazioni pastorali alla luce dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia», approvato nel corso dell’assemblea generale dei vescovi che si è tenuta venerdì 8 giugno. È un testo dal quale traspare il tentativo di massima sintonia con le indicazioni del Pontefice da parte della Chiesa polacca, nonostante diversi vescovi si siano dichiarati in più occasioni contrari alle aperture verso una possibile ammissione ai sacramenti caso per caso dei fedeli che vivono seconde unioni non sacramentali: tema che ha fatto molto discutere ma che non rappresenta certo il cuore dell’esortazione apostolica. Nel comunicato stampa che accompagna le indicazioni pastorali si specifica che «il testo non contempla (»nie podejmujeˮ, in inglese: «does not addressˮ) la questione di accostamento al sacramento dell’eucaristia delle persone in unioni non sacramentali», che in effetti non viene citata.

«Con rispettosa attenzione e diligenza accogliamo l’Esortazione apostolica post sinodale di Papa Francesco Amoris Laetitia come espressione della sua sollecitudine per una sana condizione dell’amore coniugale in famiglia», affermano i vescovi della Polonia. Il documento è composto da quattro capitoli. Nel primo si definisce «importante che l’ermeneutica della riforma non rompa con il passato ma mantenga la continuità della dottrina della fede, contribuendo contemporaneamente ad una sua necessaria attualizzazione». La «rilettura in quel spirito dell’Esortazione Amoris Laetitia permette non solo di considerare ma soprattutto di completare e di attualizzare il precedente magistero della Chiesa relativo al matrimonio e alla famiglia».

«Tra i documenti programmatici – si legge nelle indicazioni dei vescovi polacchi – vanno citati: Humanae Vitae di Paolo VI, Familiaris consortio, Reconciliatio et poenitentia, Veritatis splendor di Giovanni Paolo II nonché Deus caritas este Sacramentum caritatis di Benedetto XVI». La sottolineatura sull’ermenutica che non rompa con il passato e la citazione dei vari documenti sul tema, lascia intendere che la gerarchia della Chiesa polacca non intende fare aperture specifiche sul tema dei sacramenti ai chi vive una seconda unione. Va comunque ricordato che il testo di Amoris laetitianon contemplava decisioni esplicite o indicazioni generali nella direzione della concessione sacramenti verso i divorziati in seconda unione, ma suggeriva piuttosto passi ulteriori sulla scia della diminuita responsabilità del coniuge, invitando a valutare bene tutte le circostanze caso per caso, come passo ulteriore sulla scia di quanto già affermato da Giovanni Paolo II in Familiaris consortio.

Continua a leggere l’articolo di Andrea Tornielli su VaticanInsider.

10 Giugno 2018 | 14:12
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