Il terremoto si è presentato alle 3 e 36 di notte, l’ora più subdola: quando anche gli ultimi insonni si sono addormentati, e ancora è presto perché si alzi, chi lavora all’alba. Nei paesi quieti e inermi, nelle stanze tiepide di calore e di respiri è irrotto l’urlo del sisma: quel boato, quel gemere sinistro di muri e fondamenta che nessuno dimentica, quando lo ha sentito una volta.
Il bambino e la nascita sono il segno più chiaro della creatività e del rinnovarsi del mondo, della storia e la nostra partecipazione personale a questo è sorprendente. Questa creatività è iscritta da sempre nella relazione d’amore di due persone. Ci sono anche delle situazioni rarissime in cui nella trasmissione della vita è compresa la possibilità di trasmissione di malattie gravi.
‹›