L'Arcivescovo di Milano ha approvato con un suo decreto il lavoro sinodale compiuto nello scorso anno durante il Sinodo intitolato «Chiesa delle genti», promulgando di conseguenza le costituzioni sinodali.»L’avidità e la prepotenza, la grettezza e la presunzione – puntualizza l’arcivescovo di Milano – assicurano solo successi precari e la casa costruita sulla sabbia, per quanto grandiosa e appariscente, prima o poi va in rovina». Da qui la necessità di giungere a soluzioni condivise attraverso il confronto e il discernimento comunitario. «E continueremo a trovarci a nostro agio nella storia».
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