Il Vescovo incaricato per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale svizzera, Alain de Raemy, si rallegra del fatto che il popolo svizzero abbia rifiutato NoBillag.
Mentre fuori da Palazzo federale a Berna festeggiano i fautori del «no» (IL VIDEO), il direttore della SSR Gilles Marchand ammette: «Sono necessarie delle riforme».
L'editoriale della direttrice del GdP Alessandra Zumthor in merito all'esito del voto di ieri sull'iniziativa «No Billag»: «Ma questo non è un assegno in bianco».
Fra una settimana sapremo se la RSI potrà continuare a esistere, più o meno nella forma in cui oggi la conosciamo, oppure no. È questo che ci dice, neanche troppo fra le righe, la consigliera federale Doris Leuthard nell’intervista sul GdP di oggi, realizzata dopo l’ultimo sondaggio che dava il «sì» a «No Billag» in ripresa in Ticino, in controtendenza rispetto a tutto il resto della Svizzera.
Intervista a Doris Leuthard sull'iniziativa «No Billag». Gli ultimi sondaggi danno il Ticino in controtendenza e la ministra mette in guardia sui rischi per i programmi italofoni.
Il servizio pubblico va salvaguardato perché può permettere un controllo della qualità e del pensiero fondati sui valori che una società ha sul piano culturale, etico, sociale, religioso e educativo.
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