Per addentrarci un po’ di più nel mistero del Natale abbiamo rivolto alcune domande al vescovo di Lugano, mons. Lazzeri.
Il «Nobel» dei teologi va quest’anno a mons. Biffi, professore anche alla facoltà di Teologia di Lugano. I suoi scritti sono dedicati in particolare al periodo medievale.
Il manoscritto originale va via dal palazzo del Governo di Visso, danneggiato già dal terremoto del 24 agosto, per essere accolto per il momento a Bologna, assieme ad altre carte originali leopardiane, tra cui anche un altro idillio, «La sera del dì di festa». Anche se è proprio L’Infinito ad essere diventato il Leopardi per antonomasia, un Leopardi in cui l’attesa era già la festa
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