Un gruppo di madri cristiane e musulmane dei due quartieri di Chiyah (sciita) ed Ain el Remmeneh (cristiano) a Beirut sono scese in piazza insieme gridando: «Mio figlio non deve morire per nessuno», «Siamo fratelli e sorelle di due religioni, ma con la stessa sorte», «No a chi vuole la guerra civile».
Avvolto nel disastro siriano il Libano sembra non essere più il «messaggio» di cui parlò Giovanni Paolo II. Per alcuni dei principali intellettuali libanesi, non solo cristiani, il Papa è uno dei pochi punti di riferimento mondiali «in sintonia» con l’umanità di oggi.
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