La Chiesa ha scelto di ricordare San Giovanni Paolo II il 22 ottobre, giorno in cui il «Papa polacco» pronunciò il suo discorso di inizio Pontificato.
Da ieri fino al 20 settembre l’incontro internazionale per la pace ad Assisi, il summit interreligioso che celebra l’incontro voluto 30 anni fa da Giovanni Paolo II.
Manca ormai meno di una settimana agli eventi della Giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Una Gmg nel segno della Misericordia e nella memoria viva di San Giovanni Paolo II, artefice di queste Giornate e «guida del popolo polacco nel suo recente cammino storico verso la libertà».
Francesco è il terzo, dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, a visitare i campi di concentramento polacchi. Tre Pontefici, tre biografie. Tre percorsi pastorali e tre stili nell’esercizio del ministero episcopale. Eppure esprimono il medesimo gesto di dolore nel luogo dove l’uomo ha conosciuto la sua malvagità più cupa.
Intervista con il cardinale arcivescovo di Varsavia: «La domanda non è se sostenere o no, ma come farlo bene». Amoris laetitia: «È una continuazione, non un cambiamento, rispetto alle premesse poste da Giovanni Paolo II». Come Francesco è visto in Polonia: «In modo entusiasta dai laici. Dal clero è accolto... diversamente. Come è avvenuto con Papa Wojtyla in America Latina»
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