Immediato il successo dell'iniziativa dell'Associazione svizzera, sebbene inaspettato: «Segno che il tema della memoria è ancora sentito tra i giovani».
Molti i visitatori «virtuali», da più parti del mondo e concorde l’apprezzamento per questo toccante allestimento, allestito con la voce di chi più ha sofferto, in prima persona, per la tragedia dell’olocausto e che nella Svizzera ha trovato rifugio.
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