Nel terzo giorno in Colombia, il Papa ha proclamato beati due prelati, ascoltato testimonianze dell'epoca della guerriglia e piantato un albero simbolo di vita.
Sin dal primo discorso ufficiale nel Palazzo presidenziale, a Bogotá, il Papa ha domandato ad autorità e società civile di mettere in primo piano «la cultura dell’incontro» come percorso obbligato per promuovere la pace, a scapito delle «dinamiche della vendetta» o del «mancato rispetto per la vita», che facilmente hanno favorito e favoriscono «l’ingiustizia che è la radice dei mali sociali».
Tante le persone che hanno preso parte alla messa del Papa nella capitale. Francesco ha invitato i giovani a tenere viva la gioia, comprendere gli errori e perdonare.
Così Papa Francesco incontrando il presidente colombiano Santos. Migliaia di persone in Piazza Bolivar per la benedizione dei fedeli. In attesa dell'incontro con i vescovi.
È questo il messaggio di papa Francesco ai bambini che lo hanno accolto all'aeroporto di Bogotà . Oggi l'incontro con le autorità e con i vescovi colombiani.
Il nuovo presidente della Conferenza episcopale della Colombia è mons. Oscar Urbina Ortega, eletto in luglio dai vescovi del Paese riuniti a Bogotá per la loro assemblea plenaria.
È il terzo Papa a recarsi nel paese. Atterrerà questa notte nella capitale, dove sarà accolto dal presidente Santos. La rotta è stata deviata a causa dell'uragano Irma.
Dal 9 aprile 1948, giorno dell’omicidio del candidato presidenziale cattolico Jorge Elicer Gaitán, la Colombia ha attraversato 70 anni di violenza interna, per cause diverse.
«La visita del Papa in Colombia ha un carattere essenzialmente pastorale, come del resto tutte le visite del Papa nei vari paesi, e quindi ha lo scopo, l’intenzione di confermare e di incoraggiare i fratelli nella fede, di vivificare la loro carità e di spronarli a vivere la speranza cristiana». Lo afferma il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
Papa Bergoglio non è stato garante né mediatore, ma ha sostenuto, spinto, incoraggiato il processo che sta mettendo fine a 70 anni di conflitti e violenze.
‹›