È quanto chiede Bergoglio in una lettera inviata al presidente Prosperi nell'anniversario della morte del fondatore Giussani e per i 70 anni del movimento
Il successore di don Giussani: non c’è una centralità della questione islamica. Abbiamo riportato al primo posto la pertinenza della fede alle esigenze della vita.
Fin dall’inizio quello riminese è appuntamento irrinunciabile per il movimento di Comunione e Liberazione (il «popolo» al quale faceva riferimento Chieffo), ma anche un’occasione più estesa di dialogo e di incontro, come promette la formulazione completa dell’insegna, «Meeting per l’amicizia tra i popoli».
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