Definire l’arte di Bruno Bordoli, pittore autodidatta di Porlezza, è difficile: bella, intuitiva e di rara profondità. È da oltre mezzo secolo che l’autore vi si dedica. Variegato l’elenco delle pubblicazioni che ne sono nate: Bordoli ha illustrato testi di Testori, Kafka, Manzoni, Goethe, Turoldo, fino all’«Inferno» di Dante e, più di recente, al «Trittico cristiano» di Gilberto Isella. Ma l’ultimo suo lavoro, durato ben sei anni, è l’illustrazione dell’Antico e del Nuovo Testamento. Mercoledì la presentazione alla Facoltà di Teologia di Lugano.