Fino a sabato 12 febbraio, presso la Chiesa Evangelica Riformata di Viale Stefano Franscini 1 a Bellinzona
Oltre 2 miliardi di persone non hanno ancora accesso all’acqua potabile, più di 4 miliardi non dispongono di servizi igienici. Il pensiero di Francesco nell'Angelus.
L'uomo, la natura, lo sviluppo sono legati indissolubilmente all'acqua, ma ancora troppe sono le persone e i luoghi che non vi hanno accesso. I diversi aspetti e le sfide legate a questo tema affrontati nel documento reso noto dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
«Mentre le violenze sono continuate nella città di Ras Al-Ain, la centrale idrica di Alouk nella città è fuori servizio da più di una settimana. La centrale, situata vicino ai combattimenti, fornisce acqua a quasi 400.000 persone, tra cui molti bambini». Lo dichiara Fran Equiza, rappresentante Unicef in Siria, in una nota sulle conseguenze del conflitto nel nord-est del Paese.
Se «la coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini», come dichiarato da Papa Francesco nell’ Enciclica Laudato si’, mai come ora il mondo necessità di una coraggiosa presa di posizione a partire da quello che il Pontefice ritiene essere un problema di giustizia: «la possibilità d’accesso all’acqua pura per tutti».
Mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. E’ questo il tema, scelto dal Senegal, su cui si è soffermato ieri a New York mons. Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite.
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