La Biblioteca Salita dei Frati, annessa all'ex convento cappuccino.
Ticino e Grigionitaliano

Von Balthasar su Paul Claudel

Un’ammirazione nata dalla giovinezza, poi una volta dato avvio al percorso accademico, l’approfondimento, lo studio e la traduzione, a più riprese, della sua opera: nasce così l’interesse del grande teologo svizzero Hans Urs von Balthasar (1905-1988) per il poeta e scrittore francese Paul Claudel (1868-1955), ora reso nuovamente noto grazie alla ripubblicazione degli scritti che lo studioso gli dedicò, nella monografia edita per Cantagalli/Eupress FTL, «L’eros redento. Gli scritti di Hans Urs von Balthasar su Paul Claudel» (2022). Alla presentazione del volume – programmata per martedì 18 aprile, alle 18 presso la Biblioteca Salita dei Frati di Lugano – prenderanno parte oltre al prof. Danilo Zardin, curatore del volume, il prof. André-Marie Jerumanis della Cattedra «von Balthasar» della Facoltà di Teologia di Lugano e il prof. Antonio Tombolini, Direttore della stessa Casa editrice.

Il volume, oltre a riproporre l’esegesi di uno dei capolavori teatrali di Claudel quale «La scarpetta di raso» e della sua opera poetica, presenta la prefazione di uno dei più autorevoli conoscitori della vastissima produzione teologica di Balthasar, il prof. Elio Guerriero.
Il saggio introduttivo del prof. Zardin, «Von Balthasar e Claudel: come l’io può rinascere nel dramma dell’amore umano», offre invece i lineamenti per una comprensione attuale di questi testi: «Al centro dell’arte di Claudel (come lo è stato per la sua stessa vicenda biografica) – spiega il professore – ritroviamo l’amore umano inteso come «dramma». La comunione dell’io e del tu è sempre segnata dal limite: l’altro non basta mai e ciò rimanda a una attesa ancora più profonda, totale, che sta al di là di ogni possesso e di ogni misura. La ricerca non si può fermare: spalanca al respiro di un Assoluto che ci oltrepassa, fino agli estremi confini della salvezza promessa».

Von Balthasar inserisce questi temi «nella sua visione appassionata dell’eterno intreccio dei rapporti tra Dio e la storia dell’uomo e per questo si è lasciato affascinare dall’opera di Claudel e lo ha indicato come un maestro da seguire, lungo prospettive che non hanno perso la loro forza di richiamo».

La Biblioteca Salita dei Frati, annessa all'ex convento cappuccino.
17 Aprile 2023 | 08:30
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